Camperizzare un furgone: cosa c’è da sapere

Trasformare un furgone in un casa su ruote, per vivere e viaggiare: un trend partito negli ultimi anni che si concilia molto con le esigenze della Gen Z. Ma è davvero realizzabile?

Con il giusto aiuto professionale e le opportune accortezze è assolutamente possibile, anche se rimane una sfida e in quanto tale richiede investimenti, pazienza e impegno.

Innanzitutto, è importante comprendere le varie fasi del processo, dalla scelta del veicolo, passando per la valutazione dell’assicurazione per furgone più adatta, fino all’allestimento e all’isolamento del mezzo. In questo articolo analizzeremo tutti gli step necessari da conoscere.

Trasformare un furgone in camper: come fare

Molte persone scelgono di abbracciare la filosofia della vanlife per allontanarsi dalla routine quotidiana e perseguire uno stile di vita basato sulla libertà e sui viaggi.

Camperizzare un furgone in Italia è legale? Sì, ma è necessario avere chiari gli adempimenti riguardo alla burocrazia. Rispetto ad altri paesi europei, il processo di trasformazione in camper è complesso e costoso.

La legge italiana non consente l’omologazione di un mezzo adibito al trasporto merci categoria N1 come mezzo per il trasporto di persone categoria M1. La soluzione più semplice è preferire un allestimento amovibile che non alteri le sue caratteristiche funzionali.

In questo modo, il veicolo mantiene la sua destinazione originale e non è necessario procedere con una nuova omologazione.

Primo step: la scelta del furgone

Il primo passo consiste nell’acquistare il mezzo adatto per la trasformazione in camper, due sono le tipologie principali per cui si presta la conversione: 

  • i furgoni merci (categoria N1) o quelli per il trasporto di persone (categoria M1): disponibili in diverse dimensioni, sono ideali per una camperizzazione fai-da-te, soprattutto se si prevede di viaggiare a lungo o a tempo pieno;
  • i van: versatili e facili da guidare, con dimensioni inferiori ai 2 metri di altezza e ai 5 metri di lunghezza.

Non c’è una guida universale per scegliere il mezzo migliore: è importante considerare come si vuole utilizzare la casa su ruote e decidere in base alle proprie esigenze e preferenze.

Gli altri elementi da considerare includono il numero di persone da trasportare, i comfort necessari durante il viaggio e il tempo da trascorrere nel camper.

Secondo step: che assicurazione scegliere?

Convertire un mezzo in camper richiede tempo e dedizione, ma la fatica sarà ricompensata dal senso di libertà che una casa su ruote e la possibilità di viaggiare per il mondo può trasmettere.

Con tutte le informazioni utili a disposizione, è possibile iniziare il processo di camperizzazione. Prima di mettersi in viaggio, è importante assicurare il veicolo con polizze furgone, preferibilmente complete di tutti gli optional disponibili.

Online è possibile trovare diverse tipologie di assicurazione che consentono di ottenere un preventivo in pochi minuti.

Terzo step: progettazione

Dopo aver scelto il furgone, si può procedere con la progettazione della conversione in camper. È consigliabile partire da un progetto ben delineato per definire nel dettaglio il layout dell’allestimento. Se si è alle prime armi o non ci si sente abbastanza esperti, si può ricorrere all’aiuto di un’officina specializzata.

Installazione delle prime componenti

Con il progetto in mano, si può iniziare a dare vita al furgone camperizzato. I primi lavori includono l’installazione di finestre laterali o oblò per eliminare l’umidità, prevenire la condensa e garantire l’areazione. Inoltre, si procede con la realizzazione dell’impianto elettrico e idrico, e la predisposizione di prese elettriche e punti luce.

Isolamento termico

Dopo aver predisposto le componenti elettriche e idriche, si passa all’isolamento termico per ridurre il flusso termico tra l’interno e l’esterno.

Si procede con la pulizia accurata del veicolo e l’applicazione di materiali isolanti come lana di roccia, pannelli in polistirene estruso, isolanti termoriflettenti multistrato o ArmaFlex.

Rivestimento interno

Una volta isolato il furgone, occorre dedicarsi al rivestimento interno. Bisognerà utilizzare materiali come pannelli di compensato o alluminio, perline in legno o PVC per il soffitto e le pareti, laminato, parquet, gomma o lastre in vinile per il pavimento.

La scelta delle materie prime tiene conto di peso, facilità di lavorazione e pulizia.

Allestimento

Terminati i lavori di preparazione, si procede con l’allestimento del furgone. Si può optare per l’acquisto di un kit di camperizzazione o per la realizzazione fai-da-te del mobilio.

L’allestimento varia in base alle esigenze della persona, alle dimensioni del veicolo e all’utilizzo previsto, includendo soluzioni per cucina, letto, bagno e doccia.

Equipaggiamento

Infine, si aggiunge l’equipaggiamento necessario, come un impianto di riscaldamento, per rendere il mezzo camperizzato una vera e propria casa su ruote.

Quanto costa camperizzare un furgone?

Se si desidera conoscere con precisione il costo della conversione è importante avere un progetto ben definito. L’entità dell’investimento dipende dalla scelta di materiali, mobili, equipaggiamenti e altri accessori per il furgone.

In generale, per una camperizzazione di base si possono spendere circa 1.000 euro, mentre l’importo aumenta  se si opta per un allestimento fai-da-te più complesso. Se si decide di affidarsi a dei professionisti, la spesa può variare tra i 5.000 e i 10.000 euro.

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it