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Sicilia seconda regione italiana per crescita del valore aggiunto: trainanti gli investimenti in turismo e cultura
18 Nov 2024 13:17
Nel 2023, l’economia della Sicilia ha registrato un incremento significativo del valore aggiunto prodotto, posizionandosi al secondo posto in Italia, dopo l’Abruzzo, per crescita percentuale rispetto al 2022. Lo evidenziano i dati del Centro studi Guglielmo Tagliacarne e di Unioncamere nazionale, basati sulle ultime rilevazioni Istat aggiornate a settembre 2023.
A livello provinciale, la Sicilia vanta risultati eccellenti:
Agrigento: al primo posto a livello nazionale, ex aequo con Chieti, con un incremento del +7,85%.
Caltanissetta e Catania: al secondo posto ex aequo (+7,83%).
Trapani: ottava posizione nazionale (+7,34%).
Le altre province siciliane, pur non in vetta, mostrano comunque una crescita significativa:
- Messina: +7,23% (11ª posizione).
- Palermo: +6,82% (23ª).
- Enna: +6,76% (26ª).
- Siracusa: +6,74% (27ª).
- Ragusa: +6,62% (29ª).
Fattori trainanti della crescita
Secondo Giuseppe Pace, presidente di Unioncamere Sicilia, il miglioramento deriva da una combinazione di fattori strategici:
Investimenti culturali e turistici: come il progetto “Agrigento Capitale della Cultura 2025”. Boom del turismo e dell’export a Trapani. Cantieri dell’Alta Velocità: avviati nella tratta tra Caltanissetta e Catania. Interventi legati al Superbonus: che hanno inciso nelle altre province.
Un progresso ancora parziale
Nonostante i progressi, la Sicilia rimane distante dalle regioni del Nord in termini di valore assoluto del valore aggiunto prodotto: Sicilia: 96,3 miliardi di euro (pari al 5,05% del totale nazionale). Lombardia: prima in Italia, con 432,5 miliardi di euro.
Considerazioni finali
Il 2023 rappresenta un anno di svolta per la Sicilia, con una crescita che ha contribuito a ridurre, seppur parzialmente, il divario con il resto del Paese. Tuttavia, restano sfide importanti per sostenere e consolidare questo trend, puntando su ulteriori investimenti e riforme strutturali per colmare la distanza storica con le regioni settentrionali.
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