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Furto sacrilego: rubata la statua della Madonna dell’Itria. A Modica, l’appello a riconsegnarla
21 Nov 2024 12:00
Sono passati tre giorni ed ancora gli abitanti della zona rurale di Itria – Mantegna, nei pressi del Cimitero modicano, si interrogano. Si chiedono il perchè sia successo. Si chiedono il come l’uomo abbia agito in maniera indegna colpendo…nel cuore le persone che erano legate a questo simbolo sacro. La statua, alta poco più di un metro, svettava sul tetto di una casa di campagna, un tempo adibita a chiesetta rurale e da tempo sconsacrata. Nonostante molti segni di culto nel sito non esistono più, la statua della Madonna Ogiditria detta Madonna dell’Itria non solo a Modica ma in tutta l’isola è stata lì ad indicare il cammino. Lo sguardo degli abitanti ha “accarezzato” quella statua di pietra erosa dalle intemperie ma pur sempre presente. Il proprietario della chiesetta sconsacrata, che fino a qualche anno fa, ha abitato la casa e che ora raggiunge giornalmente per curare la proprietà da pensionato, non si dà pace. Non si riesce a spiegare cosa sia successo. Gli stessi vicini, delusi ed amareggiati, sperano nel ritorno della statua. “Chi l’ha rubata ha compiuto un atto impuro – ha commentato Nele Vernuccio – da sempre per me e la mia famiglia è stata un punto di riferimento. Riconsegnatela”.
La denuncia della sparizione è partita da Paolo Oddo, studioso e storico, giornalista ed appassionato di arte che ha fatto la scoperta del furto.
“Dalla toponomastica della contrada si è sempre pensato che la chiesetta fosse dedicata al culto della Madonna dell’Itria – spiega Paolo Oddo – ma al riguardo sembra che non vi sia alcuna notizia storicamenteaccertata. È probabile anche che questa chiesetta fosse privata, facente parte di una masseria di cui non rimane traccia, come accadeva un tempo nelle zone di campagna”. Il furto è stato denunciato alle forze dell’ordine che, dopo aver eseguito un sopralluogo, hanno avviato le indagini con in mano la foto della statua che si trova in cima alla chiesetta sconsacrata. Chiesetta d’epoca quattrocentesca che, si presume, possa essere stata, proprio perchè privata, parte di un complesso rurale di cui si sarebbero in parte perdute le tracce. Chi ha rubato la statua della Madonna dell’Itria conosciuta anche come Madonna Odigitria, la Madonna che guida nel cammino? Un cammino trasmesso come modello dal mondo bizantino.
E’ stato un furto su commissione od opera di qualche balordo che ha pensato di fare…cassa vendendo a qualche “amatore” la statua? Per farne cosa poi non si sa? Metterla in bella mostra in qualche villa o goderne egoisticamente della bellezza nel silenzio del proprio io. Sta di fatto che, colui che ha agito, balordo, delinquente o no, lo ha fatto in maniera pulita non danneggiando neanche la base sulla quale la statua poggiava da secoli. Lavoro di…specialisti. Peccato che questi…specialisti sono dei veri e propri ladri; sapienti, ingordi, irrispettosi e fors’anche desiderosi di mettere in tasca qualche centinaia di euro senza pensare di aver procurato dolore alle persone che amavano volgere lo sguardo verso la Madonna del buon cammino chiedendo protezione ed amore. Per i modicani è forte il legame con la Madonna dell’Itria tanto che il Pitrè, riferendosi alla sua venerazione, ricorda che “nel XIX secolo si celebrava una cerimonia solenne il martedì dopo Pasqua in cui due uomini, vestiti da monaci, portavano il simulacro della Madonna in giro per il paese“. E’ la patrona della Sicilia ed è l’emblema della resistenza della cristianità nelle terre occupate dai musulmani: dall’Oriente cristiano il suo culto ha raggiunto la penisola, dai territori costieri dell’Italia meridionale a quelli dell’Italia settentrionale dove è stato trasmesso dalle comunità greche e albanesi giunte nei secoli scorsi dai Balcani. Ed in Sicilia nel XVI secolo raggiunse una grande popolarità tanto che sorsero molte chiese a lei dedicate e Madonna dell’Itria venne proclamata Patrona dell’isola.
L’autore del furto, se leggerà la preghiera dedicata alla Madonna Odigitria, forse ci ripenserà e riporterà nella sua sede la statua trafugata.
Eccola: O Vergine Santa, che volgi lo sguardo sulle guerre e dai la pace, che stendi la mano e sollevi chi cade, che appari e disperdi le ombre, proteggi la Sicilia. Madre di Dio, sii madre nostra. Sii con noi, o Maria, in quest’ora di universale distruzione, di sangue che trabocca e straripa, di dissoluzione che travolge. Resta con noi, nella Terra che ami, che è tua: che ti salutò e t’invocò Regina nelle lotte, dure e cruente, per la fede e per la Patria.
Benedici la Sicilia, quest’isola ferace, madre di Santi, di martiri, di pontefici, di vergini, di eroi. Abbiamo bisogno di te, oggi, più che mai. Nello smarrimento che scombuia le menti, nel disordine che travaglia le genti, nello scompiglio che imperversa sul mondo, reggi il nostro Popolo, sii nostra Stella. Ravviva la fede, infondi in noi energie di resistenza, di carità e di giustizia. Segnaci la via che abbiamo da seguire e guida la Sicilia nostra agli alti destini a cui la storia secolare la sospinge, a cui Dio la chiama.
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