L’ASP di Ragusa ha dato un contributo significativo alla 19ª edizione del Risk Management Forum di Arezzo, un evento di riferimento per il confronto sulle buone pratiche nella sicurezza sanitaria, quest’anno dedicato al tema “Verso un nuovo sistema sanitario. Equo, solidale, sostenibile”. L’azienda ha allestito uno stand per presentare le proprie iniziative, evidenziando la modernizzazione […]
Inceneritori in Sicilia, uno potrebbe sorgere a pochi km da piazza Duomo a Catania
27 Nov 2024 15:31
La deputata regionale del Movimento Cinquestelle, Jose Marano, ha espresso il suo forte dissenso verso il progetto di realizzazione di inceneritori in Sicilia, partecipando al sit-in organizzato davanti a Palazzo d’Orléans a Palermo. La manifestazione, sostenuta da cittadini e associazioni, ha avuto l’obiettivo di lanciare un appello contro quella che Marano definisce una “scelta folle” per la gestione dei rifiuti.
Le ragioni del no agli inceneritori
Uno degli inceneritori previsti dal piano regionale dovrebbe sorgere a Catania, a pochi chilometri da Piazza Duomo, una posizione che la deputata giudica inaccettabile per i rischi ambientali e sanitari. Il progetto prevede un investimento di circa 800 milioni di euro, una spesa che Marano considera non giustificata, poiché priva di un’analisi costi-benefici approfondita. I catanesi, che già pagano la TARI più alta d’Italia, sarebbero ulteriormente penalizzati dalla vicinanza di un impianto di combustione dei rifiuti. Marano sottolinea che gli inceneritori non sono affatto “a impatto zero”, come talvolta sostenuto. Numerosi studi scientifici dimostrano il loro impatto negativo sull’ambiente e sulla salute, contraddicendo l’idea che possano rappresentare una soluzione sostenibile.
Un’alternativa sostenibile
Secondo la deputata, il piano del governo regionale è anacronistico e antieconomico, in netto contrasto con le politiche europee per la riduzione delle emissioni e la transizione ecologica. La Legge europea sul clima, recentemente approvata dal Parlamento europeo, richiede una riduzione delle emissioni di gas serra del 55% entro il 2030, mentre gli inceneritori rappresentano una direzione opposta.
Marano propone di investire i fondi destinati agli inceneritori in politiche virtuose, quali: riduzione dei rifiuti alla fonte, riutilizzo e riciclo dei materiali, promozione di un’economia circolare, in linea con gli obiettivi europei.
Il supporto della società civile
La protesta è stata sostenuta da decine di associazioni, un segnale di quanto il tema sia sentito dalla cittadinanza. Marano ha ribadito che il Movimento Cinquestelle sarà sempre al fianco dei cittadini per contrastare progetti che mettono a rischio l’ambiente e la salute.
© Riproduzione riservata