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La giunta Monisteri dichiara il dissesto. Delibera votata all’unanimità
08 Gen 2025 10:04
Un voto unanime in giunta. La delibera di dichiarazione del dissesto finanziario del Comune di Modica è stata esitata favorevolmente dall’intera squadra assessoriale nel pomeriggio di ieri. Un atto che era nell’aria da tempo e che viene letto come lo strumento necessario per ridare ossigeno alle “sorti” finanziarie dell’ente. Il primo impatto è quasi da shock ma se si ragiona tecnicamente sembra essere questa l’unica strada da percorrere per tirare fuori dal fondo la città della Contea caratterizzata da un tessuto economico e sociale vivace e laborioso. Troppi debiti accumulati, troppi debiti fuori bilancio, troppe difficoltà per risalire la china da soli senza un aiuto concreto. Lo si capiva da mesi. Lo si è capito quando è stato chiesto il rinvio dell’audizione alla sezione regionale Corte dei Conti che si doveva tenere a novembre e che si era rimandato al mese di gennaio.
Modica, oggi, non è più in grado di svolgere le proprie funzioni e non è in grado di assolvere a debiti liquidi ed esigibili. Difficile farlo con circa 120 milioni di euro di debiti fuori bilancio e con somme da coprire e non si sa come. Si è dovuta percorrere la strada più estrema per gli enti in sofferenza finanziaria, quella della dichiarazione del dissesto.
La delibera di giunta ora passerà all’esame delle commissioni consiliari competenti ed a quello dei revisori dei conti. Corredata da questi pareri la proposta di deliberazione stilata dal dirigente del settore finanziario e votata dall’esecutivo approderà in Consiglio comunale per il pronunciamento dell’intero arco consiliare composto da maggioranza e minoranza. Una volta che questo organismo voterà sul dissesto sarà la volta dello Stato che interverrà con il Ministero dell’Interno fra la nomina di un organo straordinario di liquidazione ed una ipotesi di bilancio di previsione stabilmente riequilibrato. Fra i primi atti la sospensione delle azioni esecutive nei confronti dell’ente garantendo una protezione temporanea contro azioni legali e pignoramenti.
La dichiarazione del sindaco Maria Monisteri.
“Insieme alla mia squadra avevamo promesso alla Città di prendercene cura: una precisa volontà fatta con la convinzione di chi sapeva il ruolo cui ambiva e cosa significa esercitarlo. Essere amministratore significa assumere anche gli oneri di fare scelte, a volte difficili, complicate ma necessarie. C’eravamo dati un anno per capire bene come stessero le cose dal punto di vista finanziario; non volevamo giungere a soluzioni affrettate, sbrigative, comode. Ho scelto di parlare, ascoltare, capire. Un anno di tempo per poi agire con ponderatezza verso e per Modica. La nostra Giunta si è presa qualche altro mese in più e non per temporeggiare ma più semplicemente per scontornare ogni dubbio, individuare altre soluzioni e decidere senza remore – ha scritto in una nota – abbiamo fatto quanto era possibile ma oggi, di fronte ad una situazione finanziaria irreversibile che affonda le sue radici in tantissimi anni e non certo solo negli ultimi e innanzi ad un futuro buio, la scelta è solo una: avviare la procedura di dissesto. E abbiamo deliberato in tal senso. All’unanimità. Questa scelta non va però letta come una mannaia che si abbatterà su Modica; piuttosto è la soluzione unica per governare meglio una città che vuole ripartire, proiettandosi verso il suo domani con maggiore serenità. Oggi abbiamo deciso di guardare oltre perché voltarsi indietro serve a nulla. Ecco perché la scelta mia e degli amministratori di questa città, è quella di percorrere la strada sicuramente più difficile per noi ma non per le Modicane e i Modicani e, soprattutto, per il futuro della città. Un percorso di ripresa, una via che ci piacerebbe poter percorrere senza steccati, senza barriere politiche e partitiche, senza divisioni ma con la condivisione di scelte che sono indifferibili, necessarie e utili. Insieme alla città tutta. E’ una scelta certamente non semplice e non la facciamo a cuor leggero. Ma chi si prende cura di qualcosa di grande come Modica e di chi ce l’ha a cuore, ha il dovere e il diritto di esercitarla e di portarla a termine”.
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