IL COMUNE PER I LAVORI DEL PORTO E’ CHIAMATO A SVOLGERE UN RUOLO DI PRIMO PIANO

19 Dic 2012 15:26

Il porto di Pozzallo, pregi e difetti, è una bella realtà produttiva. Una delle poche risorse del territorio capace di reggere l’urto di una crisi economica e sociale che, ahinoi, non da segni di flessione. Una realtà che è andata sviluppandosi negli anni, grazie all’impegno e all’entusiasmo di alcuni operatori locali che, con spirito pionieristico, hanno saputo creare le condizioni per trovare spazi adeguati nel non facile mondo del trasporto merci e passeggeri via mare, spesso regolato da fattori esterni e da accordi economici sovranazionali. Privilegiato da una posizione geografica irripetibile, il porto di Pozzallo ha raggiunto in pochi anni il tetto massimo previsto per la movimentazione merci e passeggeri. Ma, per un immediato rilancio delle attività ad esso collegate, occorre potenziare le banchine e realizzare il molo di sottoflutto. Rispetto a questa impellente necessità l’Amministrazione sta facendo tutto il possibile per raggiungere al più presto il traguardo dell’appalto dei lavori, di cui al finanziamento europeo di oltre 40 milioni di euro. La pratica è in dirittura d’arrivo. Il Comune, stazione appaltante, è chiamato, a questo punto, a svolgere un ruolo primario nella gestione complessiva del porto. Riconquistando, grazie anche al buon lavoro avviato dalla precedente Amministrazione, gli spazi istituzionali e rappresentativi che gli competono. Necessario, pertanto, fare chiarezza con gli enti interessati per evitare conflitti di interesse e situazioni amministrative abnormi e complicate, proprio per il ruolo di secondo piano spesso riservato al Comune di Pozzallo. Il sindaco Luigi Ammatuna, che è anche assessore al porto, ha, al riguardo, idee chiare. “Con spirito di piena collaborazione, nell’interesse del territorio e dell’intera area iblea – dice il primo cittadino – chiederemo all’assessorato regionale al Territorio e all’Ambiente, alla Provincia, alla Capitaneria di porto, agli enti ed organismi interessati, di avviare finalmente una fase di verifica, controllo e riprogrammazione degli spazi demaniali dati in concessione, al fine di concordare regole certe e limiti entro i quali sia possibile utilizzare al meglio l’importante infrastruttura che rappresenta per tutti noi la chiave di volta per la crescita occupazionale e lo sviluppo”.