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Modica abbraccia la “Child Municipality Policy”: un piano per il futuro dei giovani e contro la dispersione scolastica
21 Gen 2025 17:37
Modica si prepara a diventare una città davvero a misura di ragazze e ragazzi grazie a un ambizioso progetto che mira a combattere la dispersione scolastica e migliorare il benessere dei minori. Il Comune punta a costruire una vera e propria “Child Municipality Policy”, un insieme di politiche integrate che trasformino la città in un luogo dove i giovani possano crescere, imparare e sentirsi protagonisti del proprio futuro.
Il progetto: contrastare la dispersione scolastica
Il cuore di questa strategia è il progetto “Prevenire e contrastare il fenomeno della dispersione scolastica”, rivolto ai minori di età compresa tra i 6 e i 13 anni. Il fenomeno dell’abbandono scolastico, spesso legato a difficoltà economiche, sociali e familiari, rappresenta una delle principali sfide da affrontare per garantire pari opportunità a tutti i giovani.
Tra gli obiettivi del progetto spicca la creazione di un centro di aggregazione socio-educativo, pensato come un punto di riferimento per bambini e famiglie. Questo spazio, più che un semplice luogo fisico, sarà il fulcro di una rete di supporto che coinvolgerà scuole, famiglie e il territorio, favorendo un dialogo costante e un’azione sinergica per affrontare le difficoltà quotidiane dei minori.
Azioni concrete e strategia
Per rendere gli interventi mirati ed efficaci, il progetto prevede una serie di passaggi fondamentali:
- Raccolta e analisi dei dati: sarà effettuata una mappatura dettagliata per comprendere le dimensioni e le cause della dispersione scolastica a Modica.
- Ricognizione dei servizi esistenti: saranno analizzate le risorse già disponibili per minori e famiglie, evidenziando eventuali lacune e opportunità di miglioramento.
- Redazione di un documento programmatico: i dati raccolti saranno utilizzati per elaborare una fotografia completa della condizione minorile a Modica, offrendo una base per pianificare interventi futuri.
Un elemento centrale sarà la creazione di un presidio permanente, composto da un’equipe di esperti che monitoreranno costantemente la situazione, valuteranno i progressi e proporranno nuovi interventi.
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