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«LA CULTURA DELLA PREVENZIONE SCUOTA LE COSCIENZE POLITICHE E CIVILI»
10 Gen 2013 17:43
CATANIA – «L’attenzione alla prevenzione antisismica non può accendersi soltanto dopo un sisma catastrofico, soprattutto nella Sicilia orientale che, com’è noto, è una terra ad alta vulnerabilità. L’interesse per la sicurezza deve essere costante e fortemente radicata nella cittadinanza, ecco perché abbiamo deciso di impegnarci in un’iniziativa informativa e formativa che scuota le coscienze politiche e civili. La nostra azione per promuovere quest’attività ha comportato dispendi umani ed economici significativi, ci auguriamo quindi che possa derivare da ciò un impegno della politica proporzionale ai nostri sforzi».». Così il presidente dell’Ordine degli Ingegneri della provincia di Catania, Carmelo Maria Grasso, è intervenuto questa mattina alla conferenza stampa di presentazione del “Mese della Cultura della prevenzione”, iniziativa organizzata in sinergia con i Lions International – Distretto 108Yb Sicilia, e che si svolgerà fino al 6 febbraio alle Ciminiere di Catania.
«In questo momento difficilissimo per la nostra regione – ha affermato il governatore del Distretto Lions, Antonio Pogliese – la cultura della prevenzione rappresenta appieno un tema politico. La nostra associazione, che ha una funzione sociopolitica di cittadinanza attiva, intende, insieme alla figura tecnica degli ingegneri, farsi portavoce di quella società civile che rivendica un approccio e una lungimiranza da statisti nella classe dirigente di oggi. Quando parliamo di prevenzione implichiamo certamente il principio di “sussidiarietà”, su cui, con il trattato di Maastricht, si volle costruire tutta l’Europa. Prevenire oggi costa un terzo che intervenire dopo i disastri, ecco perché la mancanza di risorse può essere compensata con leve fiscali e finanziarie».
«Diffondere la cultura della prevenzione non è facile perché i benefici dei suoi costi si avvertono in futuro distante, mentre le amministrazioni politiche sono troppo legate al riscontro immediato del risultato» ha aggiunto Luigi Bosco, alla guida della Commissione dell’Ordine “Strutture e Rischio Sismico” e coordinatore della manifestazione. Occorre una visione da statista, che solleciti una pianificazione delle attività di prevenzione: «Sono opportuni efficaci strumenti normativi di incentivazione, che consentano soprattutto ai privati di investire sulla sicurezza pubblica e di goderne i vantaggi nel lungo tempo» ha dichiarato il presidente della Fondazione dell’Ordine Santi Maria Cascone.
Gli incontri in programma prevedono quattro momenti culturali e tecnici di alto profilo: il primo è la pianificazione la vulnerabilità del territorio; il secondo invece le metodologie innovative di interventi sugli edifici esistenti. Il terzo momento è dedicato agli interventi strategici sull’edilizia ospedaliera e scolastica, mentre la manifestazione si concluderà con confronto con gli enti istituzionali preposti alla sicurezza.
Il primo appuntamento – sabato 12 gennaio, alle 9.00, nella sala C3 delle Ciminiere – punterà l’attenzione sul rischio sismico in Sicilia, durante un seminario a cui parteciperanno numerose autorità locali e nazionali, e studiosi esperti del settore. A margine del convegno verrà inaugurata la mostra “Terremoti d’Italia”, allestita dal Dipartimento della Protezione Civile, che prevede il coinvolgimento attivo dei visitatori attraverso video didattici, documenti, fotografie, filmati storici e dispositivi antisismici. Il momento di maggiore interesse è suscitato dalle due tavole vibranti che simulano il movimento del terremoto. Un’esperienza che alimenta la consapevolezza di interventi urgenti e possibili al patrimonio edilizio delle città.
Alla conferenza di oggi – moderata da Pino Santangelo dei Lions International – erano presenti inoltre l’assessore ai Lavori pubblici del Comune di Viagrande Ettore Barbagallo, il direttore dell’Etnamuseum di Viagrande Salvina Giuffrida, il presidente del Distretto Leo 108 Yb Antonio Gullotta.
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