FINANZIAMENTO SCOMPARSO. VISITA DELLA FINANZA AL COMUNE DI POZZALLO

21 Gen 2013 13:59

La Guardia di Finanza ha fatto visita agli uffici comunali per prendere visione di carte e documenti relativi ai lavori, non ancora realizzati, di consolidamento del promontorio antistante lo storico edificio della ex Colonia marina (il cosiddetto mammellone), finanziati per un milione di euro,  nel febbraio del 2010,  dal Ministero dell’Ambiente nell’ambito del Piano per l’assetto idrogeologico (Pai) delle aree a rischio. I conti, a quanto pare, non tornano: i lavori non sono stati eseguiti, mentre il finanziamento, finito nel calderone delle casse comunali, sarebbe stato utilizzato per fare fronte ad altri impegni. Alchimia contabile? Si. Di questo si tratterebbe. Come, per la verità, succede un po’ in tutti gli Enti locali. Certo è che nessuno s’è messo un euro in tasca. Tuttavia, considerato che da queste parti resiste il rito pagano di giocare la partita politica a colpi di denunce, va da se che gli uffici dello Stato, preposti a vigilare sulla legalità degli atti pubblici, una volta allertati, non possono non attivarsi. Ad ogni modo, per saperne di più, abbiamo sentito il dirigente dell’Ufficio tecnico comunale, ing. Giovanni Gambuzza, ed il sindaco Luigi Ammatuna. “Per realizzare l’intervento di cui al finanziamento del Ministero per l’Ambiente – dice Gambuzza – occorre avere in mano dati precisi. Ci siamo mossi pertanto con lo scrupolo necessario, trattandosi, fra l’altro, di opera pubblica che va particolarmente curata dal punto di vista dell’impatto ambientale. Siamo già in possesso della relazione geologica, per la quale il Comune si è già fatto carico di una fattura di 50.000 euro, e stiamo procedendo a completare la pratica per arrivare quanto prima all’appalto dei lavori. Il finanziamento assegnato al Comune, appena possibile, sarà regolarmente speso come previsto”. “Anche in questo caso – dichiara da parte sua il sindaco Luigi Ammatuna – ci troviamo a dover risolvere un problema ereditato dalla precedente Amministrazione; questo, tuttavia, non ci esonera dal dovere di trovare giuste soluzioni nel rispetto della legge. Con l’occasione mi preme però ricordare a chi ama coltivare il triste vezzo di seminare cattiva erba, che il nostro percorso amministrativo sarà caratterizzato sempre e comunque da trasparenza e correttezza”.