È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
TAVOLE E NORME TECNICHE FRUTTO DI STUDIO APPROSSIMATIVO
30 Giu 2010 19:31
Dalle querelle sul Parco degli Iblei adesso si passa a quella sul Piano Paesistico Provinciale che dovrà rappresentare quella forma di tutela del territorio da tanto tempo attesa, ma mai arrivata. A far sentire la sua voce è il presidente della commissione sviluppo economico, Salvatore Mandarà: – “Oggi con il piano paesistico si da la possibilità agli imprenditori di potere effettuare i propri investimenti nelle zone non vincolate, cosa che alla luce della difficile situazione economica e sociale della nostra isola (disoccupazione, tessuto imprenditoriale debole, assenza di prospettive di sviluppo) sarebbe una grande opportunità di slancio. Il problema è che le Tavole e le norme tecniche sul Piano Paesistico così come sono state notificate dalla Soprintendenza di Ragusa agli EE.LL della nostra provincia, stravolgono completamente gli equilibri e gli indirizzi di sviluppo che il nostro territorio ha pianificato negli ultimi 50 anni, ma non solo, dal documento notificato si evince che gli obiettivi, le strategie, la struttura i contenuti, sono frutto di uno studio approssimato del territorio e soprattutto privo di qualunque forma di concertazione. Non a caso il documento denota una scarsa conoscenza dei luoghi e delle peculiarità economiche uniche del nostro territorio. Se si dovesse adottare questo Piano Territoriale Paesistico si andrebbe senza dubbio a stravolgere tutti i piani regolatori degli Enti Locali, sia quelli già adottati quanto in itinere, con il rischio di paralizzare oltre l’economia della nostra provincia, che voglio ricordare basata sull’artigianato e sull’agricoltura, anche lo sviluppo sociale. Ecco dunque che il ritardo nell’emanare un Piano Territoriale da parte della Regione Sicilia, non deve paralizzare l’economia della nostra provincia attraverso l’adozione di un P.T.P. non rispondente alle peculiarità economico-ambientali del territorio ibleo”. Da quanto detto dal consigliere provinciale Salvatore Mandarà, si capisce bene che il Piano così confezionato avrebbe cadute nefaste sull’economia del territorio, con i Comuni costretti dal canto loro ad adeguare i propri piani regolatori con tutto quello che ne conseguirebbe. Ma c’è da dire che il problema andrebbe anche a toccare le aree di sviluppo industriale le quali verrebbero limitate territorialmente con gravi ripercussioni sugli investimenti. “Il mio no a questo Piano così strutturato – ribadisce ancora Salvatore Mandarà – dev’essere un momento di unità che ci veda interagire compatti nell’esclusivo interesse della difesa del territorio, che è stato escluso dalla preventiva concertazione di base ai fini della redazione del Piano”.
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