È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
COLAZIONE DA TIFFANY
03 Mar 2013 19:19
Per gli amanti del cinema americano, Colazione da Tiffany resta sempre un capolavoro, grazie anche alla indimenticabile interpretazione di Audrey Hepburn e all’immortale colonna sonora di Henry Mancini che, nel 1962, unitamente alla canzone Moon River, conquistò due Oscar.
E’ la storia di Holiday Golightly, per gli amici Holly, giovanissima ragazza di grande fascino e spontaneità che per vivere fa la prostituta d’alto bordo, oggi si direbbe escort. Questa sua attività le permette una vita mondana e la frequentazione dell’alta società, e per risolvere definitivamente i suoi numerosi problemi economici è decisa a rinunciare all’amore, sognando solo di poter sposare un uomo ricco, che la renda soprattutto felice materialmente regalandole gioielli dell’amato negozio Tiffany.
Holly incontra Paul, promettente ma svogliato scrittore in cerca d’ispirazione, che, come lei, non naviga nell’oro, cercando lavoretti per vivere, aspettando che i genitori gli mandino qualche soldo per il suo compleanno e facendosi nel frattempo mantenere da una ricca e matura signora.
La trama si dipana attraverso le personalità di entrambi, destinate a scontrarsi: lui cercherà di sgretolare il mondo etereo ed artificiale nel quale Holly ama rifugiarsi per sfuggire alla sua realtà di persona estremamente pratica, e lei saprà fargli abbandonare il suo cinismo, donandogli oltretutto l’ispirazione per il suo nuovo libro.
Il film si apre con la scena di Holly che di ritorno da una nottata di festa, prima di tornare a casa, si fa lasciare dal taxi, mentre sorseggia un bicchiere di latte, alle prime luci del nuovo giorno, davanti alle scintillanti vetrine della gioielleria Tiffany per ammirare le creazioni che ha sempre sognato.
Qualcuno, maligno, dati i tempi,potrà pensare che vogliamo parlare di escort, ma non è così. Holly davanti alle vetrine ci fa pensare, invece, ai politici che cercano, in maniera pratica e sbrigativa, di risolvere problemi di sopravvivenza, superando ideologie e responso delle urne, sognando solo di arrivare ad accordi che, comunque, li mettano al sicuro per almeno 5 anni, su una poltrona. Con buona dose di cinismo, non importa chi li sostiene per tirare avanti.
E Holly, davanti alle vetrine, impersona il vorrei ma non posso di fronte alle promesse della campagna elettorale.
L’esempio di questo accostamento lo leggiamo oggi sui giornali: Grillo vuole rinunciare ai rimborsi per i partiti, Renzi si dice d’accordo a farlo subito, Bersani dice parliamone.
Così oggi continuano a vivere i politici, incuranti dei giudizi dell’opinione pubblica e della marea montante contro sprechi, illegalità, privilegi e quant’altro di specifica appartenenza alla classe politica.
Sono tutti davanti alla vetrina e vogliono apparire sconvolti per tutto quanto accade attorno a loro: stipendi e numero dei parlamentari, da ridurre, spese inutili, da ridurre, legge elettorale, da rifare, corruzione, da estirpare, gli esodati, da salvare, l’euro, da rivedere, le piccole e medie imprese, da tutelare, l’ambiente, da salvare, i termovalorizzatori, mai, le pensioni d’oro, da eliminare, la RAI, indipendente, Equitalia, da eliminare.
Quante belle cose da risolvere, da eliminare, da migliorare, però… vorrei, ma non posso !
Principe di Chitinnon
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