A COMISO INTERROTTO IL SECONDO BINARIO

 Per non spendere qualche migliaio di euro per la manutenzione al secondo binario della stazione di Comiso, RFI ha deciso di annullarlo, immobilizzando lo scambio che consente il transito tra il primo e il secondo binario.
Il binario soffriva di “carenze strutturali” e necessitava di un intervento manutentivo per il quale non si sono trovate le somme necessarie. Del resto, se non si cercano, non si troveranno mai. Ma è assurdo che per una cifra irrisoria si inibisca la circolazione dei treni sul secondo binario, impedendo così che la stazione di Comiso possa essere sede di incroci e precedenze, necessarie alla circolazione dei treni.
Ancora una volta la nostra tratta ferroviaria è considerata un “ramo secco” su cui non vale la pena di investire neanche quelle modeste somme necessarie all’ordinaria amministrazione.
Del resto Comiso è già inserito nel piano di smantellamento dei deviatoi che assicurano il transito dal primo al secondo binario, fatto gravissimo, già attuato a Genisi e a Butera, che porterà – se attuato sino in fondo – al depotenziamento della circolazione dei treni sulla linea e al rallentamento dei treni che già vi circolano. Non solo: ma nella prevista manutenzione dei binari della linea, l’inutilizzabilità del secondo binario creerà non pochi problemi per il ricovero dei mezzi del cantiere, che dovranno essere trasferiti giornalmente lontano dalla città casmenea durante le pause dal lavoro. Tutto questo, però. Sembra non interessare RFI.
Contro questa prospettiva la CUB Trasporti da tempo si sta muovendo, e il punto è stato inseriti tra quelli discussi il 7 marzo scorso a Palermo con l’assessore Bartolotta, e verrà approfondito proprio con i vertici di RFI e Trenitalia nel corso del prossimo incontro fissato per il 26 marzo. La deputazione iblea dovrebbe vigilare affinché questi provvedimenti non venissero presi, ed è invitata ad intervenire sin da ora per far riaprire il secondo binario della stazione di Comiso.

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