LE VIBRANTI SONORITA’ DEL MARRANZANO NEL PRIMO APPUNTAMENTO DI “IBLA FOLK”

RAGUSA – Sono stati “i marranzani che vengono dal freddo” ad aprire ieri sera il primo appuntamento della prima edizione di Ibla Folk, la rassegna musicale di folk, musica popolare e world music organizzata al teatro Donnafugata di Ragusa Ibla dall’associazione culturale Darshan. Ospiti d’eccezione, nell’anteprima dedicata al Marranzano World Festival con cui Ibla Folk si è gemellata, sono stati due importanti suonatori di “khomus”, lo scacciapensieri. Dalla Repubblica Sakha – Yakutia (Siberia) erano infatti ospiti Ivan Alexeev e Spiridon Shishigin. Durante la loro esibizione hanno indossato i propri costumi da cerimonia. In questa regione del mondo il marranzano è strumento nazionale, simbolo delle funzioni sacre. La loro musica e il loro ritmo cadenzato, ha idealmente trasportato il pubblico presente a migliaia di chilometri di distanza. Bastava chiudere gli occhi ed ascoltare i suoni, immaginando di trovarsi tra le distese della steppa eurasiatica, in quelle interminabili terre che vanno dai monti Urali fino agli oceani. Il riverbero metallico di questo oggetto musicale scandisce il passaggio tra le diverse stagioni e l’arrivo delle piogge in un Paese in cui si arriva ad una temperatura di meno 50 gradi. Storie raccontate nel documentario realizzato dal regista Diego Panarello di cui ieri sera (le clip hanno accompagnato la prima parte dello spettacolo) si è avuta la presentazione del trailer. La serata è stata aperta da Luca Recupero, direttore artistico del Marranzano World Festival e da Saro Tribastone che assieme a Turi Dipasquale e Annalisa Figura si è occupato del coordinamento artistico di Ibla Folk. A confronto diverse sonorità. Non solo la musica quasi onirica proveniente  dalla Siberia, ma anche le melodie del Sud e della Sicilia con l’intervento di Giorgio Maltese al marranzano e di Stefano Spoto al canto nella ricerca delle canzoni popolari. Ed è stato poi un crescendo verso la musica popolare con le esibizioni, all’interno di un fitto programma, del gruppo modicano “Cordasicula” composto da Dario Piluso alla chitarra, Marilena Fede, voce e tamburello e Saro Tribastone che ha suonato il particolarissimo strumento “tzouras”, tipico della Grecia. Poi un viaggio nella musica popolare della Sardegna con Nicoletta Fiorina che ha raccontato in note le storie dei carrettieri e dell’entroterra sardo. Ed ancora la voce e la ricerca raffinatissima di Cecilia Pitino, cantante folk modicana. Accompagnata da Pierpaolo Sichera, ha offerto le sonorità dell’antica contea di Modica e una bellissima ninna nanna. Conclusione con un gran finale che ha visto più musicisti tutti insieme sul palco (tra cui Carlo Condorelli al tamburo africano e Spoto al didgeridoo) fino al ritorno degli ospiti stranieri “venuti dal freddo” per duettare con gli artisti siciliani a suon di vibrazioni di marranzano. Prossimo appuntamento di Ibla Folk sarà per venerdì 12 aprile alle ore 21 con la musica siciliana e con quella di estrazione mediterranea con  i “Faciti Rota” e i “Nakaira”. Come sempre è possibile acquistare in prevendita i biglietti a prezzo scontato ed abbinare al concerto anche la cena tipica, grazie alla convenzione con il ristorante “U’ Saracinu”. L’iniziativa gode del patrocinio della Regione Siciliana e del Circuito Musicale Siciliano. Prenotazioni al 339.2912245, info ai numeri 335.5953582 e 339.6660256. Pagina social www.facebook.com/iblafolk

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