LIBERA MODICA DAI PRECONCETTI: SI AL REGISTRO DELLE UNIONI CIVILI

        

          Accogliamo con grande soddisfazione l’auspicio che il presidente della Corte Costituzionale, Franco Gallo ha lanciato qualche giorno fa ovvero quello di riconoscere i diritti delle coppie gay e più in generale delle coppie di fatto. Il presidente della Consulta, nel giorno dell’approvazione da parte del Senato francese della legge sui matrimoni omosessuali, ha ancora una volta sollecitato una “regolamentazione della materia nei modi e nei limiti più opportuni”, richiamando ulteriormente  la sentenza 138/2010. “In tale pronuncia – ricordiamo che la Corte, pur escludendo lillegittimità costituzionale delle norme che limitano l’applicazione dell’istituto matrimoniale alle unioni tra uomo e donna, nel contempo ha affermato che due persone dello stesso sesso hanno comunque il diritto fondamentale di ottenere il riconoscimento giuridico, con i connessi diritti e doveri, della loro stabile unione, affidando la regolamentazione della materia nei modi e nei limiti più opportuni”.

Da allora il Parlamento italiano nulla ha fatto e da cittadini moderni ed europei non possiamo non auspicare che finalmente la materia venga regolamentata con norma nazionale. E’ però vero che da quella famosa sentenza qualcosa è già cambiato almeno in quelle realtà amministrative più evolute e sensibili.

Il registro delle unioni civili ha trovato approdo a Milano, Napoli, Palermo, Ferrara ed altre sensibili città.

 Noi riteniamo che Modica con la sua storia di illuminata cultura e di aperture civili non possa essere da meno.

Del resto è dal 1950 che la Convenzione Europea per la salvaguardia dei diritti e delle libertà fondamentali ha statuito che la stabile relazione di fatto tra due persone, caratterizzata da coabitazione, indipendentemente dal genere degli interessati costituisce vita familiare protetta.

                Riteniamo che una città moderna a cui vogliamo dare una cosmopolita ed aperta visione di comunità debba potere uscire dalla gabbia dei preconcetti ed avvicinarsi ad un pensiero di ben più ampio respiro europeo, in materia di tutela dei diritti dei cittadini.

Sarà, quindi, punto fondamentale e imprescindibile del programma di “governo” di Libera Modica quello di riconoscere i diritti per le unioni civili basate su vincoli affettivi, riguardanti coppie eterosessuali ed omosessuali attraverso l’istituzione nella nostra città del registro delle unioni civili.

Con l’iscrizione in detto registro i conviventi, ottenendo il certificato di famiglia anagrafica fondata sul vincolo affettivo, costituiranno un’Unione Civile e tale Unione integrerà una realtà giuridica che non potrà subire discriminazioni di alcun genere.

È ben chiaro che senza una legge nazionale una amministrazione comunale non potrà creare un nuovo status giuridico ma sarà impegno della nostra amministrazione tutelare e sostenere le unioni civili, al fine di superare situazioni di discriminazione e favorirne l’integrazione nel contesto sociale, culturale ed economico del territorio.

Le aree tematiche, tutte di competenza comunale,  entro le quali gli interventi verranno considerati prioritari saranno:

a) casa; b) sanità e servizi sociali; c) politiche per i giovani, genitori e anziani; d) sport e tempo libero; e) formazione, scuola e servizi educativi; f) diritti e partecipazione; g) trasporti.

I conviventi in una stabile relazione di fatto, infatti, sia che trattasi di coppia etero che omosessuale, sono titolari del diritto alla vita familiare, del diritto inviolabile di vivere liberamente la propria condizione di coppia e del diritto ad un trattamento omogeneo a quello riservato alla coppia coniugata, diritto da potere fare valere anche davanti agli organi giurisdizionali.

Questo è solo uno dei passaggi necessari per costruire la città che noi vogliamo, un comune che diventi comunità di persone e di gruppi familiari insomma una Libera Modica.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it