ALLARME INQUINAMENTO A MARE PRONTAMENTE RIENTRATO

 Laddove la via Scaro incrocia il lungomare Pietrenere, qualche metro prima della piazzetta “Padre Pio”, le acque nere della zona, a causa di un dislivello stradale, vengono raccolte in un pozzetto e, per mezzo di un impianto di sollevamento,  pompate e trasferite a tempo nella principale condotta fognaria. Così pure in contrada Raganzino, poco prima che la strada incroci l’omonimo plesso scolastico delle scuole elementari e la farmacia comunale. Nei giorni scorsi qualcosa però, e a quanto pare non sarebbe la prima volta, non è andata per il verso giusto, per cui, intasati i pozzetti di raccolta, i reflui sono finiti in strada e a mare. Scattato l’allarme, sono intervenuti i militari della Capitaneria di porto di Pozzallo ed i Carabinieri di Modica, i quali, su mandato della Procura della Repubblica di Modica, giovedì pomeriggio, hanno provveduto a fare un accurato sopralluogo. Sul posto, oltre ai rappresentanti delle forze dell’ordine erano presenti il sindaco, le autorità sanitarie, tecnici e dirigenti del Comune. Constatato che si trattava di un guasto alle pompe di sollevamento, sono stati immediatamente disposti gli interventi di riparazione, per cui, nel giro di qualche ora, il problema è stato risolto. Tuttavia i militari hanno proceduto ugualmente al sequestro degli impianti e dei siti interessati dall’inquinamento, al fine di accertare la regolarità degli afflussi conferiti. Le attività di controllo antinquinamento lungo l’intero litorale ibleo, da Marina di Marza (Ispica) a Marina di Acate, intensificate a seguito dei noti fatti che hanno coinvolto tre noti villaggi turistici della zona, proseguono dunque con grande attenzione.

“Come è giusto che sia – dice il sindaco Lugi Ammatuna – nell’interesse delle popolazioni residenti che traggono il maggiore sostentamento dal turismo di tipo balneare. Rispetto a questa realtà appare però quanto mai opportuno, a tutti i livelli, procedere con accortezza e tempestività. Accertate eventuali responsabilità e prescritti i rimedi necessari, deve essere consentito in tempi ragionevoli alle aziende pubbliche o private, eventualmente chiamate in causa, di mettersi in regola e riprendere a lavorare, scongiurando il licenziamento di centinaia di dipendenti. Pertanto, nel condividere i controlli e gli atti posti in essere dagli organismi competenti a salvaguardia della salute pubblica – aggiunge Ammatuna – rivolgo un invito agli operatori del settore, ai titolari di stabilimenti balneari e di locali che insistono sul pubblico demanio o comunque lungo il litorale, di attenersi scrupolosamente al rispetto delle regole poste a salvaguardia della salubrità delle acque del mare e della vivibilità dell’ambiente. Per quanto ci riguarda contiamo molto sul progetto di raccolta differenziata e sulla pulizia di spiagge, coste, luoghi pubblici, strade e piazze, per un rilancio di immagine della città che quest’anno, stando alle richieste di informazioni pervenute al nostro ufficio turistico, si appresta ad affrontare una grande stagione balneare”.

 

 

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