L’AMMINISTRAZIONE COMUNALE DI COMISO E LO STRUMENTO URBANISTICO

“La mancata trattazione del Prg nell’ultima seduta del Consiglio comunale per volontà delle opposizioni che hanno votato il rinvio è, questo sì, un atto di propaganda elettorale. Era ovvio che sarà il nuovo Consiglio comunale ad approvarlo, ma sarebbe stato opportuno e rispettoso nei confronti del progettista presente in aula che egli avesse potuto relazionare sui punti cardini del nuovo strumento urbanistico e che i cittadini ne avessero fin da ora cognizione”.

E’ quanto dichiara l’assessore all’Urbanistica Alberto Belluardo che replica alle accuse mosse all’Amministrazione Alfano da esponenti del Pd e del Movimento 5 Stelle secondo i quali le comunicazioni del sindaco al Consiglio comunale sul Piano regolatore generale sarebbero equivalse a uno “spot elettorale”, “annunci votati a ingannare la città”, a “mettere una pezza alle tante incompiute dal 2008 a oggi”.

“Premesso che il Prg portato in Consiglio comunale è il Piano dell’equità e delle regole certe che valgono per tutti senza privilegiati né cittadini penalizzati – continua l’assessore Belluardo -, le accuse che con molta faccia tosta ci sono state rivolte, vanno spedite al mittente. Se ritardi ci sono stati nel presentare il nuovo strumento urbanistico in Consiglio comunale questi sono da addebitare esclusivamente a chi, oggi, ci accusa. Infatti, il Prg oggi vigente è stato approvato il 14 dicembre 2001, con scadenza dei vincoli il 4 dicembre 2006. La legge regionale 30 aprile 1991 n. 15 prevede che ciascuna Amministrazione comunale 18 mesi prima della scadenza dei vincoli debba attivarsi per la rielaborazione dello stesso Prg. In base alla norma citata, l’Amministrazione allora in carica avrebbe dovuto attivarsi a partire dal 4 giugno 2005 con ottime possibilità di esitare il nuovo Prg molto prima il 2008. Invece, dal giugno 2005 al 12 febbraio 2008, data di dimissioni dell’allora sindaco Digiacomo ha prodotto la sola approvazione dello schema di massima, avvenuta il 7 febbraio 2008, cioè cinque giorni prima delle dimissioni di Digiacomo e quello sì ha avuto il sapore di uno spot pubblicitario, il tutto a danno dei cittadini. Lo stesso risultato, cioè lo schema di massima ma con contenuti diversi, individuando un modello di sviluppo del territorio più organico di quello individuato dall’Amministrazione precedente, è stato ottenuto dall’Amministrazione Alfano nel giugno-luglio 2009, ossia dopo appena un anno dal suo insediamento. Ricordo, inoltre, che nel 2010 era stato portato in Consiglio comunale la variante allo schema di massima del Piano particolareggiato dell’Ambito 4 in modo da poter avviare l’iter per una variante anticipatoria al Prg che avrebbe consentito, in tempi brevi, di poter soddisfare le richieste di tutte le cooperative ammesse al finanziamento e che in tale occasione fu messo in atto da parte di alcune forze politiche un tentativo di ricatto nei confronti della nostra Amministrazione, non certo per fini nobili, e non avendo ottenuto in cambio quanto richiesto, fecero venir meno la maggioranza costringendoci a ritirare la variante presentata. In tal modo anche la modifica al Piano particolareggiato ha seguito l’iter procedurale del restante Prg facendo, di fatto, perdere tempo prezioso alle cooperative edilizie ammesse a finanziamento da parte della Regione siciliana”.

“Il Prg, una volta completato – conclude l’assessore Belluardo – è poi rimasto nel cassetto del Genio Civile di Ragusa per oltre 14 mesi, probabilmente anche a causa di una inchiesta giudiziaria, su denuncia delle forze politiche d’opposizione, che la Procura della Repubblica ha poi archiviato con la formula perché il fatto non sussiste. Senza queste circostanze, posso assicurare che lo strumento urbanistico sarebbe approdato in Consiglio comunale già da tempo. Questo per chiarezza nei confronti dei cittadini e perché è giusto che chi oggi si straccia le vesti e grida allo scandalo dando a intendere una verginità che certamente non ha, si assuma invece le responsabilità politiche sui ritardi dell’approvazione del nuovo strumento urbanistico. Grave, quindi, mi sembra l’atteggiamento assunto da alcuni esponenti del Pd i quali evidentemente hanno memoria corta e hanno dimenticato che proprio l’Amministrazione Digiacomo volle allungare i tempi di definizione della rielaborazione del Prg sino alla vigilia della campagna elettorale del 2008”.                                                                            

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it