LA TABELLA H NON SPARISCE

Avevamo sperato che la tabella H, quegli enti Fondazioni Associazioni privilegiati alla Regione Sicilia, fosse eliminata in toto, dando spazio,invece, alla cultura, al turismo, all’istruzione, con diritti uguali per tutti, e, invece, riappare un’altra volta. E’ difficile, in Sicilia, togliere i privilegi! I cambiamenti, forse, hanno bisogno di tempo e gradualità. Ci sembrava una Rivoluzione, quando Rosario Crocetta lo aveva preannunciato, ma ecco i privilegiati chi sono.
Sono 136 per l’esattezza gli enti che si spartiscono una torta di 25 milioni, quota fissata dal governo. Ecco quelli che hanno ricevuto le somme più cospicue: il centro “Whitaker” (439 mila euro), l’Isida (230 mila), il Rises (240 mila), il Csei (250 mila ), Ente nazionale per la protezione e l’assistenza dei sordomuti (582 mila), Telefono arcobaleno (420 mila), Fondazione Banco alimentare (425 mila euro), Centro studi “Don Calabria” (233 mila), Unione italiana ciechi (1,486 milioni per il funzionamento e 1,615 milioni per la stamperia Braille), Centro “Hellen Keller” (646 mila), Orti botanici delle Università di Palermo, Catania e Messina (405 mila), Istituto superiore di giornalismo di Palermo (323 mila), Consorzi di bonifica e consorzi agrari (650 mila), Centro per lo studio dei neurolesi lungodegenti (250 mila), Organizzazione e promozione di eventi come la Sagra del Mandorlo in fiore e dei Carnevali di Sciacca, Acireale, Termini Imerese, Misterbianco, Barcellona Pozzo di gotto, Trecastagni e Partanna Mondello (385 mila), Fondo destinato al potenziamento delle attività sportive isolane (3,872 milioni), Contributi alle società sportive professionistiche, semiprofessionistiche e dilettantistiche partecipanti a campionati nazionali di serie A (389 mila), Autodromo di Pergusa (350 mila), Associazioni concertistiche di interesse regionale, provinciale e locale (790 mila)”.

Se questi soldi fossero andati direttamente alla Cultura, al Turismo, all’Istruzione, magari aumentando i bandi pubblici,cui rivolgere istanza equamente, sarebbe stato meglio, ma, purtroppo, le cose in politica privilegiano sempre gli interessi di alcuni. E’ una realtà.

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