È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
UN’UMANITA’ FERITA CHE NON SI ARRENDE
14 Giu 2013 16:54
Sarà celebrata anche a Modica la festa del rifugiato per iniziativa della Caritas diocesana, dello Sprar (sistema protezione richiedenti asilo e rifugiati), delle Cooperative sociali “Don Puglisi” e “Il Dono” che contribuiscono con il Comune di Modica per l’esperienza del Centro Babel, che accoglie donne rifugiati con i loro bambini. Sono storie drammatiche, ma anche coraggiose! “La città dalla parte dei rifugiati” – tema di quest’anno – diventa certo l’occasione per non dimenticare tanti che devono lasciare il proprio paese e i propri affetti a motivo della loro fede religiosa, delle loro idee o delle guerre, ma anche per apprendere da loro coraggio, coraggio soprattutto nel riunire gli affetti, coraggio nel tentare comunque di dare una speranza ai propri figli, coraggio anche in alcuni casi di denunciare l’ingiustizia di questo nostro mondo, coraggio nel testimoniare la fede cristiana. La festa del rifugiato sarà ospitata dal cantiere educativo “Crisci ranni” nell’area attrezzata padre Basile in via Fontana e prevede alle 20 di giovedì 20 giugno la proiezione di un video che racconta l’esperienza del Centro Babel e quindi una cena multietnica curata dal gruppo “L’italiano per amico”, promosso dal Coordinamento “I sentieri di Isaia”. Nei giorni in cui è ancora viva la beatificazione di don Puglisi, e proprio mentre sarà in corso il Grest3P che prende ispirazione dal suo messaggio, si vogliono cogliere, coltivare e sostenere tutti i germi di bene possibile e di costruire, per noi e per i nostri figli, un mondo più giusto e fraterno in cui sia per tutti bello vivere e aiutare a vivere.
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