SERANA ZANIER MADRINA DI “CHIARAMONTE IN PASSERELLA”

Ieri sera in occasione della sfilata di moda: “Chiaramonte in Paesserella”, Serana Zanier alias l’avvocato Serena Bassani direttamente dalla soap-opera “Cento vetrine”,  ha colto di buon grado l’invito ad essere intervistata in esclusiva dal nostro giornale, mostrando disponibilità e loquacità nel raccontarsi e raccontare.

 

È la prima volta che viene in Sicilia?

Sinceramente non posso dire di non essere mai venuta in sicilia ma è stata sempre una toccata e fuga per impegni lavorativi ma mai mi sono goduta la vostra terra sono stata già a Mazara e Floresta. Di quel poco che ho potuto vedere posso dire che il paese di Chiaramonte, che oggi mi ospita lo trovo carino con queste viuzze così piccole mi dispiace di non poterlo visitare con calma visto che partirò quasi subito.

 

Sappiamo che da diversi anni fa parte del cast della nota soap-opera “Centovetrine” che appassiona le famiglie italiane. Molti amano il personaggio di Serena Bassani che vive la sua storia tormentata con il commissari Bauer, ma Sara è Serena o è solo un ruolo da interpretare?

Sono ben quattro anni che faccio parte del Cast di “Cento vetrine” ed è vero per molti faccio parte della famiglia e quotidianità della gente che mi segue, infatti spesso chi mi incontra mi consiglia sul mio amore tormentato di agire in un modo più tosto che in un altro. Tutto ciò mi fa piacere. Per quanto riguarda il mio ruolo mi trovo spesso a leggere il copione e dire che agirei proprio in quel modo in quella data situazione anche se altre volte no ma è vero anche che metto un po’ del mio nel personaggio di Serena.

 

Sappiamo che lascerai la soap-opera “Cento vetrine”, perché questa scelta e quali i prossimi impegni lavorativi?

Si ho deciso di lasciare la soap-opera sia perché da otto mesi sono diventata mamma di una bimba sia perché ho voglia di staccarmi da Serena ma questo non esclude un ritorno. Come impegni lavorativi ho già girato un cortometraggio a sfondo sociale che verrà presentato al festival di New York ed inoltre sto girando un film per il cinema per la regia di Claudio Insegno dove interpreto il ruolo di una suora che aiuta un uomo in difficoltà il tutto ambientato nella vicina Napoli.

 

Sappiamo che lei ha donato il cordone ombelicale un gesto sicuramente da emulare…

Si ho pensato che sia giusto come da una vita si possa regalare la vita ad altri anche se in Italia non si può tenere per se ma bisogna conservarlo all’estero per essere utilizzato per la propria famiglia ma puoi pur sempre aiutare qualcuno.

 

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