NASCE LA CONSULTA PERMANENTE DEI PRESIDENTI DEI CONSIGLI COMUNALI IBLEI

Una conferenza stampa “seria e sincera” come di solito non accade quando bisogna dare le notizie importanti e “d’assalto”. Ma mercoledi mattina nella sala Giunta del Comune di Ragusa si è tentato tutto il possibile nel dare l’annuncio della nascita della Consulta dei presidenti dei consigli comunali iblei per la vicenda della abolizione delle Province di cui nessuno sa per ora che tipo di provvedimento formale sarà adottato, se si “rovineranno” ancor di più i comuni o se i consorzi saranno una cosa seria visto che c’è il tempo tecnico per varare una legge seria considerato che la Corte costituzionale ha “bocciato” le procedure previste con Decreto legge dal Governo Monti laddove occorreva andare avanti con procedure di modifica di leggi costituzionali che tutti sappiamo essere giustamente lunghe, laboriose e non approssimative.

Figurarsi in Sicilia dove le province regionali presentano, come lo statuto, normativa con dignità giuridica costituzionale!! Detto quresto bisogna apprezzare  a gran voce la valenza del lavoro predisposto e svolto dal presidente Giovanni OIacono e da tutti i suoi colleghi con qualche riserva per quanto riguarda qualche comune che di un orecchio non vuol sentirci e che si assenta spesso dalle riuioni per motivi che non si conoscono ma che non è difficile immaginare.

Ma assumiamoci il merito (stavolta anche i giornalisti) anche per dire la conferenza stampa è stata davvero imponente, seria, a volte anche dura perchè ognuno si è assunto la propria responsabilità e perchè il dibattito successivo è stato vero, onesto a volte pungente ma sempre determinato a consegire risultati politici che in verità non saranno facili da conseguire. Per conto del documento davvero straordinario redatto dalla conferenza dei presidenti e che deve essere e restare la traccia insostituibile di ogni prosieguo politico ecco il testo integrale..

“In un contesto legislativo spesso contraddittorio, in un quadro di riforme istituzionali e di ridefinizione dei rapporti tra Comuni e Stato centrale, di riduzione costante dei trasferimenti nazionali e regionali, di svuotamento progressivo degli spazi di vera democrazia, i Consigli Comunali continuano a rappresentare, storicamente, la democrazia dal basso ,  la partecipazione attiva ed autenticamente popolare e democratica, l’istituzione locale prima e di prossimità.

Il contesto di gravissima e perdurante crisi economica e sociale richiede sforzi e impegno collettivo oltre alla capacità di riuscire ad incidere nell’oggi con gli occhi di ‘domani’. 

L’abolizione delle Province sta avvenendo dalla spinta, legittima e condivisibile,  di complessiva riduzione dei costi ma il rischio è di guardare il ‘dito’ perdendo la vista della ‘luna’ perché i percorsi appaiono molto confusi, contraddittori e segnati da incostituzionalità con il risultato di avere avuto scippati fondi derivanti dalle addizionali pagate dai cittadini e non più riversate nell’economia locale e di non sapere più come garantire i servizi finora affidati alle province a cominciare dalla viabilità, alle scuole superiori, alla tutela del territorio. 

Le politiche pubbliche incidono nella vita di ogni Cittadino così come i’istituzionedi un Ente – e ancora di più di una provincia – per un territorio produce profondi cambiamenti sociali, istituzionali, economici e culturali, di converso, l’eliminazione dell’istituzione produce altrettanti effetti e tutto ciò non può essere affrontato con scelte dall’alto, spesso confuse e poco razionali e, soprattutto, senza alcuna partecipazione democratica e di coinvolgimento dei Cittadini.

Sull’istituzione dei ‘liberi consorzi tra comuni’ poco si sa e quel poco che si sa desta preoccupazione sia sulla conformazione democratica degli stessi e sia sul rischio di ritrovarsi ad avere attribuite funzioni e ruoli senza averne i corrispondenti mezzi economici e finanziari per poterli svolgere. Non sono nemmeno secondari i risvolti identitari e le conseguenze del cambio dell’attuale ordinamento territoriale statuale che porterà ad un riassetto radicale degli uffici periferici statali e regionali.

In questo scenario rientrano anche varie problematiche che riguardano la delicata gestione dei rifiuti, gli ex ambiti territoriali ottimali, la gestione dell’acqua pubblica, la salvaguardia del patrimonio comune e delle coste, le politiche universitarie, la riqualificazione urbana, il piano paesaggistico, il costituendo Parco degli Iblei, l’incompatibilità con installazioni come il Muos.

Su tutto rimangono prioritarie, urgenti e indifferibili, le emergenze sociali, la crescente disoccupazione e povertà, i giovani che smarriscono ogni giorno la speranza di potersi creare un futuro e rendono imperdonabile e inaccettabile l’incapacità delle classi dirigenti di pensare, progettare ed attuare politiche di sviluppo sostenibile capaci di creare buona e sana occupazione, di aumentare la qualità della vita di tutti, di costruire collettivamente il ‘futuro’.

Il nostro territorio è ricco di beni culturali, naturalistici e paesaggistici, di tradizioni eno-gastronomiche, di agricoltura di qualità, di un tessuto imprenditoriale formato da piccole e medie imprese.

Beni materiali e immateriali che devono trovare un asset strategico di valorizzazione, idoneo, efficace, lungimirante con una politica dai lunghi pensieri che lavori eticamente in sinergia, costruttivamente e in maniera sistemica.

Noi Presidenti dei Consigli Comunali dei 12 Comuni della Provincia di Ragusa, dopo un primo incontro effettuato il 6 agosto scorso, presso il Comune di Ragusa abbiamo cominciato a gettare i primi ‘semi’ di una collaborazione che trovi i Consigli Comunali parte attiva nei processi di cambiamento e di sviluppo delle nostre comunità ed intendiamo costituire ufficialmente oggi la CONSULTA PERMANENTE dei PRESIDENTI dei CONSIGLI COMUNALI al fine di poter contribuire ed esprimere una piattaforma comune e condivisa sulle gravi emergenze sociali e sulle riforme in atto, spessissimo calate dall’alto e subite passivamente, sullo stato di avanzamento delle azioni di modernizzazione e di infrastrutturazione del territorio, sui modelli di sviluppo delle nostre Comunità.

I Presidenti dei Consigli Comunali della Provincia di Ragusa

 

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