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SOLLECITARE GLI ENTI PREPOSTI
05 Set 2013 15:40
Cumuli di sabbia quasi a voler proteggere il muro perimetrale dell’ex caserma da un eventuale crollo. E’ rimasta ammassata per circa due mesi accanto al rudere dell’ex caserma di Punta Secca. Uno spettacolo poco edificante per una location turistica come Punta Secca e i luoghi di Montalbano. Nessuna barriera protettiva e neppure un telo per evitare che il vento la porti via. “Sono classificati come rifiuti speciali non pericolosi – dice il consigliere comunale Rosario Pluchino – ma smaltirli richiede comunque formulari identificativi prima di conferirle in discariche autorizzate . Il riferimento è alla sabbia dragata dal porticciolo di Punta Secca e ancora in attesa di essere smaltita nei modi e nei tempi di legge”.Il consigliere Rosario Pluchino contesta i tempi a suo dire troppo lunghi. “Il porto è stato dragato nel mese di luglio, in piena stagione turistica – incalza Pluchino – con turisti e bagnati che solo un venticello favorevole ha impedito che scappassero via per il cattivo odore sollevato. Oggi, dopo ben due mesi, si è ancora in attesa delle autorizzazioni di legge per rimuoverla. L’assessorato territorio e ambiente di Palermo ha dato l’autorizzazione in forte ritardo, ritardo che ancora prosegue. Bene sarebbe un sollecito sia da parte del presidente del porto, Piccitto, sia dall’amministrazione comunale. La sabbia è ammassata proprio sotto la ex caserma della guardia di finanza – aggiunge Pluchino -insieme offrono uno spettacolo indecente a memoria di come ancora la parola turismo sia solo scritta nel vocabolario delle nostre istituzioni”.
” L’Arpa, ente preposto alle analisi di rito, ha già confermato che la sabbia è batteriologicamente e granulosamente pura – aggiunge Giovanni Rosa, custode del porticciolo -Siamo in attesa dell’autorizzazione per poterla decantare e rimetterla a disposizione per il ripascimento”.
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