REVOCA DISPOSIZIONE DI SERVIZIO INFERMIERI CHIRURGIA OSPEDALE CIVILE RAGUSA

L’assemblea del personale svoltasi all’ospedale Civile, sul tema dei trasferimenti  del personale infermieristico, dopo un lungo e approfondito dibattito, all’unanimità,  ha dato mandato alle OO. SS provinciali e alle RSU a loro collegate:

1)     di indire lo stato di agitazione di tutto il personale,

2)     di chiedere la revoca degli ordini di servizio che dispongono il trasferimento degli infermieri da e per la chirurgia dell’ospedale civile.

3)     di richiedere  un incontro urgente al commissario, per trovare soluzione sui problemi emersi durante l’assemblea.

4)     Qualora le OO SS, non ricevessero nessuna convocazione sul merito,  convocheranno l’assemblea-sit in  del personale Venerdì  4 ottobre in piazza Igea.

Le OO. SS, nel confermare la volontà e la disponibilità a risolvere i problemi che emergono nell’organizzazione del lavoro con il dialogo fra le parti , non possono non rilevare che sul tema specifico la direzione dell’ASP non si è attenuta alle regole:

La mobilità è disciplinata da un regolamento aziendale, che è stato disatteso.

Rilevano il mancato coinvolgimento del Direttore Sanitario aziendale come pure di quello di presidio, come da atto aziendale.

Si è proceduto ad un  affidamento delle funzioni di coordinamento senza avviso pubblico, senza considerare le selezioni già espletate e nonostante già nell’ASP esistano numerose situazioni che andrebbero sanate e che attendono da anni una soluzione.

Nel merito, riscontriamo la scarsa considerazione nei confronti dei lavoratori, che al contrario  andrebbero  valorizzati per la  professionalità acquisita,  ed invece  sono stati considerati alla stregua di mere  pedine da spostare sullo scacchiere ospedaliero non  tenendo conto delle loro legittime aspettative, e come donne e uomini col proprio bagaglio umano ed esperienziale e come professionisti sanitari.

Siamo preoccupati poiché iniziative del genere comportano un consequenziale incremento degli eventi avversi e più in generale del rischio clinico, considerato che non si è proceduto alla formazione del personale neo assunto; il quale  non può contare oltremodo sull’esperienza professionale del coordinatore. Come se non bastasse, la maggior parte del personale infermieristico affidato alla U.O. di Chirurgia, in quanto neo assunto, non possiede i requisiti di sistema per avviare un corretta e sicura procedura trasfusionale. Tutto  ciò non può non esporre operatori e cittadini a rischi   che sarebbe opportuno arginare, come ben evidenziato dalla Joint Commission e dalle raccomandazioni Ministeriali in merito.

Simili provvedimenti, generano sconcerto fra i lavoratori  ed i cittadini, i quali ben comprendono il disagio in cui si trova il personale interessato ed al contempo il rischio e l’inefficienza delle prestazioni erogate.

Un clima lavorativo nella Sanità iblea, di cui non si aveva certo bisogno.

 

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