È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
CONSUMO SUOLO = ZERO
09 Ott 2013 20:10
CONSUMO SUOLO = ZERO, è stato il suono della campana che ha accompagnato quanti ancora speravano di strappare qualche concessione al Sindaco Piccitto per le costruzioni su verde agricolo, alla fine della riunione svoltasi presso la saletta convegni del centro direzionale della zona artigianale.
Come tutti ricorderanno, gli Ordini, i Collegi e le Associazioni della filiera delle Costruzioni, gli Ordini Professionali degli Ingegneri e degli Architetti, il Collegio dei Geometri, l’ANCE, la CNA e la Confartigianato, la lega COOP e l’UPLA-CLAAI, avevano inviato una lettera aperta al Sindaco e al Presidente del Consiglio, nonché ai capigruppo consiliari, per manifestare la preoccupazione in relazione alla trattazione, da parte del Consiglio Comunale dell’art.48 delle NTA del PRG di Ragusa quando lo steso si sarebbe trovato a trattare i punti 4) e 5) dell’Ordine del Giorno della seduta del 3 ottobre, uno odg dei consiglieri Tumino, Morando, Mirabella e Lo Destro riguardante una variante al PRG al fine di ripristinare il lotto minimo di mq. 10.000 per le abitazioni nel verde agricolo, uno mozione, assolutamente contraria, riguardante una variante al P.R.G. presentata dai consiglieri Spadola, Licitra, Ialaqua e Stevanato.
Considerato che, nel corso di un incontro avuto con l’Assessore al ramo, alla fine del mese di luglio, lo stesso aveva assunto formale impegno di addivenire ad una concertata e condivisa definizione della complessa problematica, sia per quanto riguarda le pratiche edilizie giacenti presso gli Uffici, sia per quanto riguarda la futura regolamentazione, chiedevano di rinviare i punti all’odg del Consiglio e di fissare un momento di partecipazione collettiva sulla questione.
Mai ci fu risposta così pronta, come anche ha fatto rilevare qualcuno dei convocati per questo incontro che il Sindaco, in apertura, ha giudicato positivo per i contributi costruttivi che possono arrivare in tema di pianificazione urbanistica e relative scelte.
In realtà si sapeva già, dalle indiscrezioni di parte 5 stelle, che poco o niente sarebbe stato concesso in deroga alle linee guida del programma elettorale e così è stato.
Solo alla fine, dopo tre ore di interventi e discussioni, qualcuno ha avuto il barlume di chiedersi perché si fosse rimasti fino ad allora per ottenere poco o niente.
L’Assessore ha tenuto a evidenziare le problematiche difficili che impattano sul territorio, sull’economia e sulla vita sociale, per cui la gente chiede risposte.
E per dare risposte, l’Amministrazione parte invitando a vedere tutto in una ottica più generale dei decreti dei governi Monti e Letta, che recepiscono indirizzi europei e mettono in discussione, innanzitutto, il consumo del suolo.
La difficoltà delle problematiche deriva dal fatto che il suolo, finora, nel nostro paese, ha prodotto economia.
Il Presidente dell’Ordine degli Architetti, Pitruzzello, dicendosi felice per l’incontro che, secondo lui, potrebbe essere foriero di scelte condivise, ha evidenziato i problemi per l’immediato, relativamente alle pratiche che, da anni attendono una risposta, e ha auspicato la reintroduzione del lotto minimo, come da art 48 delle norme di attuazione. Ancora ha voluto sottoporre all’attenzione dell’amministrazione l’esigenza di identificare nel PRG, sottozone agricole, di scarso valore ambientale e paesaggistico su cui poter intervenire, pur sempre con criteri di qualità contestualizzati nel paesaggio.
Il Presidente dell’Associazioni Costruttori ha voluto ricordare gli incontri, prima delle elezioni, in cui si conveniva che scelte particolari dovevano essere condivise. Ha voluto rimarcare l’esigenza di una attenta valutazione della questione, ritenendo che ci sono zone dove è possibile autorizzare costruzioni, secondo rigide normative.
Massari della CNA si è detto contrario ad ingessare il territorio più di quanto non faccia il piano pesistico. Ma, convinto che gli spazi di azione saranno, comunque, limitati, ha spostato il discorso sull’esigenza di procedere alla stesura di progetti per la rinascita di interi quartieri nel centro storico, con opportuna variante al PRG, unica soluzione che potrà dare ossigeno all’economia cittadina.
Dopo i primi interventi, l’Assessore è ritornato sul dibattito esistente, a livello nazionale, sull’opportunità di continuare a costruire su un territorio massimamente antropizzato, dove esiste un patrimonio edilizio impressionante.
In definitiva la linea è quella di autorizzare, per quelle pratiche inevase, ciò che si trova al di fuori del piano paesistico, nelle cosiddette ‘zone bianche’.
E’ stato poi il Sindaco a prendere la parola per rispondere ad una precisa domanda del Presidente dell’Associazione Costruttori sulle intenzioni future dell’amministrazione.
Ha detto, chiaramente che interesse primario è quello di tutelate il territorio, non potendo bloccare il pregresso ma con la massima attenzione a guardare per il futuro.
“LA NOSTRA POSIZIONE – HA DETTO IL SINDACO – È DI NON RILASCIARE AUTORIZZAZIONI IN VERDE AGRICOLO”. “La nostra posizione di fondo è la tutela del paesaggio, elemento discriminante del territorio. Manteniamo anche l’obiettivo di non frenare lo sviluppo economico del territorio, e, per far questo, prevediamo che il recupero del centro storico consentirà adeguato sviluppo, consapevoli che nessuna scelta fondamentale ottiene subito il massimo dei consensi. La popolazione non cresce, il fabbisogno abitativo è esorbitante, se rivalutiamo l’esistente avremo molte più abitazioni di quello ce serve, riteniamo, dunque, che è necessario un cambio di tendenza.
Fra l’altro, in campagna elettorale, tuti i candidati si sono espressi per iniziare questo processo che, prima di tutto, va condiviso da un punto di vista concettuale.”
Se Massari, della CNA, chiedeva tempi stretti per attivare le operazioni in città, Maurizio Tumino lo riportava alla realtà, evidenziando come, con l’attuale Piano Particolareggiato dei Centri Storici, ci vorranno tempi lunghi per i diversi adempimenti.
Il consigliere ha sottolineato i pareri dell’architetto Ferrara, della Soprintendenza, e ha rimarcato i pareri del Servizio Piano Paesaggistico della Regione Siciliana che ha svincolato l’applicazione dell’art 42 del Piano relativamente all’asservazione da parte dell’Ispettorato Agrario sulla qualità del richiedente di essere agricoltore o imprenditore agricolo, nel caso in cui lo strumento urbanistico comunale non preveda tale richiesta, che evidenziavano anche come, sotto il profilo costituzionale, il diritto di vivere in campagna non può essere prerogativa esclusiva dell’agricoltore.
Il Presidente del Consiglio Comunale Giovanni Iacono, che per primo ha accettato la richiesta di incontro della filiera delle costruzioni, ha espresso il plauso per la ricerca di chiarezza portata avanti da Tumino e ha voluto rivendicare il suo ruolo di alleato politico dell’amministrazione con cui ha condiviso il programma in cui sono state inserite queste linee programmatiche che, ora, qualcuno, inspiegabilmente, vorrebbe modificare.
Nella consapevolezza della diversità di vedute, ha ribadito l’esigenza improcrastinabile, per l’Amministrazione, di mettere nero su bianco circa le cose che si vogliono fare, per non creare false illusioni e inutili tentativi d creare disorientamento nell’opinione pubblica che, in gran parte, ha dimostrato di apprezzare e condividere il programma presentato agli elettori.
Sempre nell’ambito del programma elettorale ci possono essere confronti che, di certo, possono servire, ma la rotta si deve, inevitabilmente, invertire.
D’altra parte, ha evidenziato ancora Il Presidente Iacono, si pagano errori del passato che ci hanno portato nell’attuale situazione, in una sorta di sviluppo inorganico, non sottoposto ad adeguata programmazione.
Su un punto, sollevato dal Presidente degli Architetti, le parti si sono trovate d’accordo, sulla trasparenza e sulla semplificazione delle pratiche amministrative, da poter seguire sul sito del Comune, procedimento che l’Assessorato ha già attivato e che sarà reso operativo quanto prima.
In un dibattito su questo argomento non poteva mancare l’intervento del prof. Conti che ha voluto ricordare ai presenti gli accordi di fondo della maggiori associazioni, molte delle quali rappresentate anche in sala, che, a livello nazionale, ripercorrono le linee del programma dell’amministrazione, ribadendo l’impegno per l’attenzione allo sviluppo economico per cui c’è anche la grande opportunità della riqualificazione delle periferie, all’interno di un quadro normativo nazionale che si muove in ambito europeo.
Il Consigliere Sonia Migliore ha voluto porre l’attenzione sulle esigenze dell’economia del territorio che coinvolge professionisti e semplici artigiani, passando attraverso gli imprenditori che sono il volano di larghe fasce dell’indotto. Ha inoltre auspicato chiarimenti dell’amministrazione sulle scelte e sugli intendimenti in materia di approvazioni consiliari che, spera, non avvengano solo a colpi di maggioranza numerica.
Sulle esigenze di una attenta programmazione per il ritorno alla vita del centro storico si è soffermato il Presidente della Confcooperative, Gulino che ha evidenziato l’esigenza di piani commerciali e del traffico, nel timore che si possa dare la stura ad interventi staccati invece di procedere ad un progetto generale per la città, leggendo i bisogni dei cittadini e armonizzando gli interventi.
Il finale dell’incontro è stato affidato alla sintesi dell’Assessore Di Martino che ha ribadito la totale e piena adesione all’art. 9 della Costituzione che tutela il paesaggio come bene primario.
Ha ribadito le posizioni, lasciando spazio solo per soluzioni al di fuori del piano paesistico, facendo cadere nel vuoto le obiezioni di Maurizio Tumino che paventa il rischio di un enorme contenzioso che potrebbe affliggere il Comune sulla materia.
Come sono caduti nel vuoto gli appelli alla condivisione, degli appartenenti alla filiera, che volevano un mutamento di rotta nelle politiche urbanistiche dell’amministrazione Piccitto, pretesa che, ragionevolmente, appare inspiegabile alla luce della massiccia affermazione che ha espresso una totale fiducia nel programma presentato agli elettori, con posizioni che, più volte, erano state rese note.
Pur comprendendo i rischi notevoli di una eccessiva compressione economica per un comparto che, da secoli, è stato asse portante dell’economia locale e di cui l’amministrazione sarebbe costretta ad assumersi le responsabilità in caso di mancata realizzazione dei programmi, il pensiero va a quanti, dopo aver dato la fiducia a Piccitto, vedrebbero ribaltare le posizioni su semplici sollecitazioni di quelli che, in campagna elettorale, sono stati avversari.
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