LAVORO, NON COLLETTE

Si è svolto ieri l’incontro con l’assessore dei servizi sociali Brafa per affrontare il tema dell’emergenza sociale che investe la nostra città. Abbiamo ancora una volta ricordato che i disoccupati non possono più aspettare, che il bando-lavoro deve essere pubblicato nell’immediato, che si è arrivati a quel bando dopo una lunga protesta e una lunga trattativa e che non è accettabile che, a tre mesi dall’ insediamento della Giunta, non un euro è stato destinato ai servizi essenziali.

Riteniamo che lo smantellamento dei diritti sociali che si inquadra all’interno del patto di stabilità sia l’ennesimo atto di aggressione contro i lavoratori e le fasce deboli. Non possiamo che prendere atto del fatto che la cosiddetta “svolta grillina”si infrange nella disillusione provocata da un tema così delicato come le politiche di inclusione sociale.

E’ ora che il Comune programmi degli interventi reali.

Alla nostra richiesta di creare un assetto organico ai servizi sociali cosa risponde l’ assessore? Che l’amministrazione si sta adoperando a promuovere collette alimentari e raccolta di derrate…

Ecco l’idea di welfare che promuove Brafa: collette e beneficenza…. La nostra è quella che si fondi sul lavoro e che chiuda i ponti con il mero assistenzialismo.

Ricordando a lui che i diritti non si elemosinano, si è impegnato a pubblicare il bando il 1 Novembre: se anche questa data sarà disattesa noi saremo a fianco dei disoccupati se questi decideranno di intraprendere nuove forme di protesta con la prospettiva della giustizia sociale e della piena occupazione.

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