GOVERNATORE LOMBARDO: SI AL PARCO DEGLI IBLEI

07 Feb 2010 15:33

Visita del Presidente della Regione Raffaele Lombardo in Provincia di Ragusa. Tre le tappe del suo viaggio in terra iblea: la prima a Vittoria dove ha inaugurato un’ala dell’ospedale Guzzardi giudicato poi dal Governatore una buona struttura ospedaliera per dare servizi adeguati a quel comprensorio. La seconda tappa è stata quella della sede dell’Istituto autonomo case popolari il cui Presidente è stato nei giorni scorsi oggetto di gravi minacce. Infine, atteso da un paio di centinaia di persone ed accompagnato dal Commissario dell’Mpa Mimì Arezzo e dal deputato regionale on.le Riccardo Minardo presso l’Auditorium della Camera di Commercio in Piazza Libertà a Ragusa dove è arrivato un po’ in ritardo rispetto all’orario previsto. Li il presidente Lombardo ha incontrato tante persone che gli hanno prospettato i diversi problemi dell’area iblea. C’ è stato anche qualche invito, uno dei quali è l’inaugurazione del megaimpianto di fotovoltaico sulla strada di Ragusa – Santa Croce Camerina non appena i lavori saranno ultimati. Intercettato da Tv Progress nei pressi dell’auditorium il presidente ha risposto con prontezza alle domande postegli e cioè quelle sul Parco degli Iblei e del presunto “milazzismo” del suo governo attuale in riferimento alla composizione ed all’azione politica appoggiata da una maggioranza anomala rispetto a quella per così dire istituzionale. Il Presidente Lombardo si è schierato in favore del parco invitando tutti a fare la loro parte e guardando alla sua istituzione come opportunità ad aiutare lo sviluppo dell’area iblea e non come una remora ed una qualsiasi forma di ingessatura dell’economia della provincia iblea. Per l’accusa di “milazzismo” il Presidente Lombardo ha per certi versi rivalutato la figura di  Silvio Milazzo che in tempi politici molto diversi tentò in ogni modo di governare la Sicilia con l’autonomia necessaria a superare gli schematismi che certa politica imponeva. Un “bagno” di folla quindi per l’on.le Lombardo che ci è sembrato molto ma molto determinato in alcune scelte che potranno essere politicamente giudicate alla luce dei risultati che potranno avere.