PER UN COMUNE SANO

Incontro con la stampa, nella stessa mattinata in cui la Giunta Comunale ha approvato lo schema di bilancio preventivo che sarà portato in Consiglio Comunale per la necessaria approvazione entro il termine del 30 novembre.

Federico Piccitto esprime soddisfazione per questa importante tappa delle procedure di approvazione del bilancio preventivo, un bilancio, come da lui stesso evidenziato, già esaurito per undici dodicesimi, segno inequivocabile del particolare momento storico che si sta attraversando, un atto che, nell’ordine normale delle cose, va approvato entro il 31 dicembre dell’anno precedente a quello di riferimento.

Il più importante degli strumenti di programmazione dell’ente locale, strumento politico che permetterà al Consiglio di esercitare la sua potestà di indirizzo, assolve le funzioni di informazione per gli utenti e gli organi di controllo, nonché quella importante autorizzatoria.

Le criticità che affliggono, al momento, il nostro Comune hanno imposto rigidi criteri improntati all’assoluto contenimento delle spese in un contesto di mantenimento dei servizi essenziali, il tutto in ossequio alle misure che permettono di rientrare nel patto di stabilità.

E’ stato Stefano Martorana a entrare nel dettaglio dei criteri di impostazione del bilancio.

Un lavoro difficile, complicato dalle diverse e numerose criticità che caratterizzano il Comune di Ragusa come un ente da sanare: in netta contraddizione con quanti vogliono far passare l’idea di un Comune sano, Martorana si chiede se tale può definirsi un Comune che ha superato il patto di stabilità, che ha dovuto chiudere, anzitempo, gli asili, che non riesce a pagare i fornitori, che non ha risorse per il verde pubblico né per la manutenzione di una struttura importante come il Castello di Donnafugata, per non parlare delle numerose bollette inevase e del valzer dei fornitori di energia che si sono alternati nei saloni del Palazzo per offrire l’illusione di pagamenti che si sarebbero potuti rimandare a data da destinarsi.

Una gestione più attenta della cosa pubblica ha imposto, innanzitutto, l’esigenza di mantenere i servizi essenziali, con particolare attenzione ai servizi sociali.

L’azione di risanamento è passata attraverso interventi di rottamazione di numerosi autoveicoli e mezzi in generale, la ricerca dell’efficienza nel settore energetico, il monitoraggio delle utenze con costi fuori controllo, la limitazione  e il controllo delle spese minute del comune.

Sono stati ampliati i capitoli relativi all’energia, disarticolati rispetto alle esigenze reali.

Quello che Martorana definisce, senza malcelate riserve, come un disastro economico non comprende i danni di immagine arrecati al Comune.

Sono stati ampliati gli stanziamenti cruciali, manutenzione e riscaldamento scuole, manutenzione e riscaldamento impianti sportivi, quelli per i servizi sociali, ampliati i capitoli per le comunità alloggio, aumentati di 50.000 euro i servizi psichiatrici, di 100.000 i servizi igienico sanitari e di trasporto disabili, integrati i fondi per i disabili gravi.

E’ stata data una giusta collocazione ai fondi della Legge su Ibla, appostati ora non come spese correnti ma per investimenti, così da poter soddisfare, dal 1° dicembre, le giuste esigenze di quanti attendono pagamenti relativi ai fondi della legge stessa.

Altre attenzioni sono state dedicate al servizio idrico, con aumento di 100.000 euro per la verifica dello stato degli impianti, mentre i mercati saranno oggetto di interventi per i servizi e la segnaletica, oggi inesistente.

A parte sarà valutata, con il coinvolgimento degli operatori del settore, la destinazione della tassa di soggiorno.

Inevitabilmente, considerato l’insediamento nel secondo semestre dell’anno, lo schema di bilancio risulta, in parte, come un rendiconto.

Le domande dei giornalisti hanno poi dato la possibilità al Sindaco e all’Assessore di esternare altre considerazioni: non si era nelle condizioni di poter assicurare i servizi essenziali, notevoli le criticità di cassa, con una liquidità, a luglio, di soli 860.000 euro, irrisori per un Comune che paga mensilmente bollette per 700.000 euro.

Ribadita la forte pressione esercitata dai tagli ai trasferimenti, 13.000.000 in meno del 2012, 600.000 euro in meno dalla Regione, tagli che sono susseguenti ad altri avvenuti prima.

Martorana ha voluto evidenziare, rileggendo un bilancio partecipato del 2002, come siano sostanzialmente modificate, e di molto, le cifre, cosa di cui, forse, altre amministrazioni non hanno acquistato contezza in tempo utile per pianificare adeguate programmazioni.

Il Sindaco Piccitto, senza toni polemici, ha fatto riferimento all’odg approvato nell’ultima seduta del Consiglio comunale, che, in premessa, acclarava la difficile situazione dell’ente, non riuscendo a spiegarsi come sia stato approvato all’unanimità, con il contributo delle stesse opposizioni che, fino a pochi minuti prima, avevano espresso valutazioni opposte, mostrando di avere convinzioni diverse da quello che hanno poi firmato.

Un cenno anche ai consistenti residui passivi che non possono essere utilizzati per il pareggio del bilancio 2013 ma serviranno per la liquidità di cassa e permetteranno di fare fronte alle esigenze più importanti.

Per la manovra appena impostata si confida nel sostegno dei cittadini che saranno chiamati a pagare a fronte di un mantenimento del livello dei servizi.

A margine del tema dell’incontro, Piccitto ha voluto anche soffermarsi sul voto di astensione dei rappresentanti di Partecipiamo e Movimento Città che riflette la mancata definitiva integrazione nell’attività di governo della città, dato che considera politico sulla base della mancata fusione dei programmi.

L’amministrazione fra impegni ed emergenze continue non ha avuto modo di dedicare energie e tempo a far diventare Partecipiamo e Città parte integrante dell’attività amministrativa.

Un cenno è stato dedicato ai contributi assistenziali, economici, abitativi e sanitari che sono stati confermati nelle cifre, quelli per il servizio assistenziale economico e sociale hanno ricevuto il forte sostegno della regione con i cantieri di lavoro per cui sono stati predisposti gli appositi bandi.

Tendenzialmente si cercherà di erogare contributi in cambio di servizi, con una apposita manovra studiata per dare opportunità lavorative.

L’uscita dalle limitazioni del Patto di Stabilità, in coincidenza con l’entrata del nuovo anno, darà la possibilità di procedere all’assunzione di supplenti per gli asili nido, di personale stagionale, nonché di definire le necessità per 2 dirigenti a contratto, nel contesto di una linea programmatica tendente a espletare le normali procedure concorsuali.

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