È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
IL LIMITE OLTREPASSATO
30 Nov 2013 19:26
Il “Limite Oltrepassato” invita a riflettere sul fenomeno della violenza maschile sulle donne. Una riflessione complessa, che vuole sviscerarsi dall’unione dell’ indagine fotografica, con una serie di scatti raccolti dal centro antiviolenza di via Mascherona a Genova, e la ricerca etnografica del Cam, Centro di ascolto per uomini maltrattanti di Firenze.
L’istallazione, che corre lungo tutto il fianco sinistro del Palazzo Ducale, è di una forza emblematica, con le immagini di Erica Canepa e i testi a cura di Cristina Oddone, la mostra accosta con drammatica intensità le foto scattate a una serie di donne che hanno chiesto aiuto alla struttura di via Mascherona – con ritratti parziali che ne tutelano l’anonimato e insieme spezzano, come le violenze subite, il corpo femminile.
L’accostamento alle testimonianze degli uomini che quelle violenze le hanno prodotte, tesse la trama di percorsi diversi, ma paralleli, offrendo nuovi punti di vista, distanti dalle consuete narrazioni della cronaca, andando a individuarne i retroscena psicologici.
Da tale contrasto, dall’ scontrarsi di linguaggi e contenuti si coglie l’occasione per la riflessione. Una riflessione che, questa volta, vuole lasciare spazio alle strategie femminili della resistenza e alla possibilità maschile di cambiare. Non più solo “vittime passive” versus “mostri psicopatici”.
Si tratta di una riflessione che vuole portare alla comprensione. E, a sua volta, una comprensione pervasa dalla sola volontà di fecondare il cambiamento, di superare la violenza maschile sulle donne. Esiste un confine che segnala la scelta di un cambiamento, per le donne vittime di violenza, una volta superato, può significare mettere fine a una relazione dannosa; per gli uomini maltrattanti può voler dire avere il coraggio di affrontare i propri comportamenti violenti.
Questo, tra l’altro, lo scopo che anima i due centri promotori dell’iniziativa. Il Centro antiviolenza di via MAscherona, gestito dalla Provincia e dal Comune di Genova, è un luogo di ascolto e accoglienza per donne che hanno subito maltrattamenti. Al momento è gestito dall’associazione “Il Cerchio delle Relazioni”, composta da sole donne, sia a livello operativo che di gestione, è attivo dal 2007 (cerchio relazioni@libero.it).
Il Centro di ascolto per uomini maltrattanti (www.centrouominimaltrattanti.org) , di Firenze, è il primo centro, a livello italiano, che si occupa di uomini autori di comportamenti violenti.
Riuscire a metter fine alla sofferenza, alle umiliazioni e ai pericoli del rapporto con un partner che infligge violenze per una donna significa superare il confine, liberarsi di una condizione drammatica. Anche l’uomo che maltratta le donne può attraversare un confine e da carnefice affrontare i propri comportamenti per smettere di essere violento.
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