L’ANNO DELLA SVOLTA?

La fine del 2013 ci lascia un’eredità pesante sia in termini economici, che sociali che democratici.

La povertà nel nostro Paese si è ampliata notevolmente a causa della crisi economica, 20 anni di assenza di politiche redistributive ha aumentato a dismisura la disuguaglianza sociale seminando a piene mani sfiducia nell’utilità della politica e nelle istituzioni.

 

I modelli economici prevalenti nell’ultimo ventennio hanno privilegiato il capitale rispetto al lavoro; solo con l’avvento della crisi finanziaria prima e del debito sovrano poi si sono andati a rispolverare i sacri testi keynesiani, che però hanno trovato un limite oggettivo nei vincoli di bilancio previsti dagli accordi europei.

 

Tutto ha contribuito (o forse ne è stato il frutto?) a sfibrare il senso di comunità che il nostro popolo aveva; ci si è divisi in mille schegge (nord contro sud, giovani contro anziani, lavoratori dipendenti contro partite IVA, lavoratori pubblici contro lavoratori privati, occupati contro inoccupati, lavoratori contro pensionati etc etc) e mentre ciascuno si perdeva dietro le proprie istanze rivendicazioniste (abilmente cavalcate dal capopopolo di turno che su questo costruiva la propria fortuna), la politica non è riuscita a trovare una sintesi alta abdicando di fatto al suo ruolo naturale di luogo di compensazione delle varie categorie sociali e delle istanze di cui sono portatrici.

 

Adesso siamo TUTTI più poveri, TUTTI più delusi, TUTTI più sfiduciati, TUTTI più “arrabbiati”, e come è fisiologico cerchiamo fuori di noi le responsabilità che forse sarebbe più conducente ricercare dentro noi (intesi come Popolo).

 

Ma in mezzo a tutto questo sconforto sembra che qualche luce comincia ad intravedersi; per la verità ad oggi si tratta di “indicatori” economici abbastanza “astratti”, che non incidono direttamente nella vita del nostro popolo, ma che nondimeno rappresentano degli elementi positivi che possono costituire il primo tassello su cui fare leva per ricostruire una rinnovata fiducia collettiva.

 

La CGIA di Mestre ci rassicura sulla pressione fiscale delle famiglie (mediamente meno 250 euro), la borsa ha guadagnato quest’anno il 17%, lo spread dei nostri BTP rispetto ai bond registra la punta più bassa dall’inizio della crisi (216 punti base), il terzo trimestre 2013 il PIL ha chiuso in pareggio (perla prima volta da 2 anni senza segno meno) e si attende qualche conferma in quest’ultimo trimestre; ribadisco EFFETTO ZERO sul popolo (se si eccettua lo spread che significa meno interessi sul debito pubblico e quindi meno bisogno di prelievo fiscale), ma tutti elementi di grande speranza.

 

Anche in campo politico c’è un grande fermento che negli ultimi 6 mesi sta creando le condizioni per un’inversione decisa di tendenza: la crisi profonda della Lega, l’inattesa e impressionante affermazione del M5S, la decadenza di Berlusconi, la scissione nel PDL, le primarie del PD sorprendentemente partecipate con l’affermazione nettissima di Renzi costituiscono i presupposti di una forte accelerazione politica negli stagnanti palazzi del potere.  

 

Insomma ci sono tutti i presupposti perché il 2014 sia l’anno della svolta, e si badi bene parlo di svolta perché sarà solo l’inizio di un percorso di risalita i cui effetti benefici sull’occupazione (l’elemento che più sta a cuore ai cittadini) si vedranno dopo diversi trimestri.

 

L’unica cosa da augurarsi è che tutti gli attori pubblici, memori delle difficoltà che la nostra Nazione ha vissuto e sta ancora vivendo, finalmente finalizzino la propria azione all’interesse collettivo piuttosto che a quello proprio o della propria parte e per converso che i cittadini invece di lasciarsi andare a generiche e spesso velleitarie espressioni di protesta siano più attenti e puntuali nel valutare ciò che viene fatto o proposto da chi svolge un pubblico servizio (sia politico che amministrativo che economico) pretendendo disinteresse e correttezza.

 

Auguriamocelo tutti quanti e reciprocamente un 2014 di svolta!

 

                                                                                          

 

 

 

 

 

 

 

 

 

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