È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
MALTA RIDE E LA SICILIA PIANGE
03 Gen 2014 05:03
Sono migliaia gli adulti ed i ragazzi che hanno scelto di brindare all’Anno Nuovo a Malta, e molti di costoro sono siciliani e loro non ritornano dopo le feste in Sicilia, nella terra che non li ha saputo meritare; rimangono a Malta perché alcuni sono andati via da anni, molti da pochi mesi se non da giorni, nuovi emigranti senza valigie di cartone ma con enormi trolley in cui sono stipate le speranze in un futuro migliore. Respinti dalla Sicilia sono costretti a fare la fila assieme agli extracomunitari sbarcati dai barconi, per ottenere un certificato provvisorio di soggiorno a Malta. La retorica diffusa invita in questi giorni i giovani a diventare imprenditori di se stessi, a valorizzare il territorio natale, a investire su se stessi.
Ipocrite sciocchezze che promanano da chi teme di perdere gli ultimi elettori creduloni, da chi è Presidente, Sindaco, Assessore che non sa pensare in modo originale, in modo nuovo; inadeguati ad accrescere il Bene Comune, bravi solo a sommergere le città di rifiuti, a mettere in ginocchio le finanze pubbliche. A Malta apri un’attività, ottieni una licenza edilizia, un prestito in 30 giorni e in Sicilia in quanti anni? Il nostro Renzo Piano ha progettato e sta costruendo il nuovo Parlamento, la nuova porta monumentale d’ingresso ed il teatro di Valletta distrutti dai bombardamenti italo tedeschi della seconda guerra mondiale. Malta è un cantiere in piena attività, strade, svincoli, bastioni, banchine portuali, giardini, musei, palazzi, siti archeologici, chiese, dipinti a partire dal Caravaggio, persino gli spettacoli, le iniziative culturali, i convegni, tutti cofinanziati dall’Unione Europea e dalla Regione Siciliana che non usufruisce dei finanziamenti comunitari che vengono dirottati a Malta, così la Sicilia piange e Malta ride: Affinità elettive?
Nel 1971, il laburista Dom Mintoff sfrattò la Nato da Malta che riceveva due miliardi di sterline all’anno per le basi militari dell’Alleanza atlantica e ne pretese nove perché l’Isola era povera e c’era bisogno di risorse per far vivere meglio i maltesi. Fu un trauma per i Paesi del Patto atlantico. Non solo per i soldi che alla fine gli diedero, ma per l’atto di insubordinazione, impensabile fino a qualche anno prima. I maltesi non erano nessuno ed erano stati governati dagli inglesi senza problemi particolari. Dopo anni travagliati, Malta tornò in campo occidentale, ottenendo quel che aveva bisogno, le risorse per investire nello sviluppo. Ed oggi l’Isola, membro dell’UE, vanta una economia sana grazie ai flussi turistici ed alla presenza di investitori occidentali, italiani in testa. Una favola a lieto fine; o quasi.
La Sicilia ha avuto una sorte ben diversa, nonostante le affinità geografiche. Ospita da sempre, come Malta, basi aeree e militari, ed è l’approdo naturale di gasdotti provenienti da Algeria e Libia, produce risorse energetiche essenziali al Paese, contribuisce in modo determinante alla bilancia commerciale grazie all’esportazione di materie prime “lavorate” nell’Isola e svolge una intensa attività di intelligence, seppure indirettamente, a favore delle potenze occidentali. Eppure è sempre più povera, sempre peggio amministrata, è diventata l’icona dello spreco e della cattiva amministrazione e grazie a questa pessima fama, STRAMERITATA, è stata abbandonata o quasi al suo destino. La Sicilia non è una nazione, come Malta, e non ha mai avuto un uomo di governo come Dom Mintoff, la cui audacia talvolta rasentava l’incoscienza. Possiede risorse naturali e tesori d’arte incommensurabilmente più importanti e numerosi di Malta e non conta nulla, né a Roma né a Bruxelles né a Washington, e subisce di fatto un regime coloniale, perché non può decidere se e quanto farsi pagare le “servitù” che concede agli Usa, alla Nato,all’Europa e all’Italia; non riesce neppure a riscuotere le tasse sui prodotti realizzati nel suo territorio ed ottenere credito dalle banche presenti nell’Isola.
Malta fa lo stesso lavoro ma a differenza nostra ha le banche piene di miliardi di Euro provenienti dalla Russia, dai paesi arabi, dagli stessi furbetti italiani ed ha tante di quelle entrate che ha recentemente abbassato le tasse dal 32 al 29 per cento; inoltre non fa pagare nulla per la casa, né per la spazzatura, le assicurazioni costano un terzo della Sicilia e adesso che è morto Gheddafi che gli impediva di trivellare a mare, stanno per ricominciare a farlo e così si apprestano a diventare al contempo la nuova Svizzera e la nuova Arabia Saudita del Mediterraneo. Io, cari ragazzi vi chiedo perdono a nome di tutti coloro, sono tanti, troppi, che non sono stati all’altezza dei vostri sogni e vi auguro di avere la forza e le capacità di ribellarvi e di cambiare le cose. BUON ANNO.
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