RAGUSA: APPROVATO IL REGOLAMENTO UNIONI CIVILI

La seduta di consiglio comunale tanto attesa che vedeva come secondo punto all’ordine del giorno l’istituzione del registro delle unioni civili è finalmente approdato in aula.

La proposta era arrivata in consiglio comunale nei mesi scorsi in seguito a una raccolta firme portata avanti dal movimento “Partecipiamo” e dal Partito Comunista dei Lavoratori che avevano raccolto oltre 350 firme di cittadini.

In questo lasso di tempo, per intenderci, circa sei mesi, chi si oppone all’interno del consiglio comunale al registro avrebbe avuto tutto il tempo necessario per coinvolgere altrettanti cittadini a schierarsi sull’argomento ma ciò non è stato fatto, motivo per cui sorprende che solo nella seduta consiliare odierna  alcuni consiglieri di opposizione hanno presentato oltre 540 firme non certificate di cittadini che chiedono il rinvio della discussione.

Questo maldestro tentativo di rinviare la discussione si è scontrato però con la ferma decisione di proseguire da parte del presidente del Consiglio Iacono e del Movimento Cinque Stelle.

Sono emerse dunque diverse posizioni:

Il consigliere Lo Destro si è dichiarato subito contrario al registro adducendo motivazioni etiche e religiose, seppur nel rispetto di tutte le posizioni, ergendosi a difensore della morale cristiana.

Il consigliere D’Asta da “cerchiobottista” ha prima appoggiato il rinvio della discussione sostenendo che le 540 firme raccolte non potevano essere non prese in considerazione ma subito dopo ha dichiarato il suo voto favorevole all’istituzione del registro.

Continuando, in totale contraddizione con se stessa, la consigliera Migliore ha ricordato al Consiglio che nel 2006 lei stessa era stata promotrice di un regolamento per l’istituzione di un registro delle unioni civili e invece oggi ha dichiarato la sua contrapposizione a tale atto.

Non vorremmo pensare che la consigliera Migliore, essendo stata prima dirigente di un partito laico come “La Rosa nel pugno” e adesso è dirigente dell’Udc (partito notoriamente cattolico) non abbia le idee chiare su questioni così importanti.

L’intervento che sicuramente ha centrato di più l’argomento e che è sicuramente più vicino alle motivazioni dei promotori dell’istituzione del registro è stato quello del consigliere Ialacqua che ha ricordato le reali condizioni in cui si trovano le coppie che, non essendo tutelate dalla legge, pur amandosi, non hanno gli stessi diritti delle coppie che possono sposarsi. Ha ribadito anche che non c’è differenza tra una coppia etero e una omosessuale: tutte vanno tutelate e tutte hanno pari diritto e dignità.

Infine la consigliera Federico ha ribadito il voto positivo di tutto il gruppo cinque stelle adducendo però motivazioni che sembravano avere come scopo quello di tranquillizzare i ben pensanti ragusani, dicendo che comunque la famiglia tradizionale non sarà minimamente intaccata da questo, che questo registro non vuol dire dare la possibilità alle coppie gay di adottare un bambino ed altre motivazioni simili.

A notte inoltrata il regolamento sul registro delle unioni civili è stato approvato con venti voti a favore e cinque contrari.

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