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È DIBATTITO SUL PARCO DEGLI IBLEI
11 Feb 2010 21:54
Nulla di fatto ieri alla Provincia. L’istituzione del Parco degli Iblei continua ancora a dividere i vari rappresentanti degli Enti Pubblici, esponenti di partito e di categoria e liberi professionisti del settore. Nonostante il tentativo mosso dall’Amministrazione provinciale di incoraggiare un dialogo più concreto, poche sono state le proposte avanzate; si sono sentite invece le solite dichiarazioni pro e contro l’istituzione del parco. Forse un’occasione persa vista la massiccia presenza dei sindaci e dei rappresentanti di categoria. Tutti hanno invocato la costituzione di un tavolo tecnico-politico ma nessuno ha chiarito chi dovrà definirla e in che termini. Alla fine dell’incontro ci si chiede se questo sia il modo corretto di affrontare una scadenza, quella del 30 aprile, che scandirà la fine della concertazione da tutti invocata. Tra accuse di allarmismo e allusioni ad interessi nascosti poco si è capito in realtà.
La scelta di istituire il Parco degli Iblei è stata compiuta dopo una proposta redatta da un comitato di professionisti iblei e presentata all’Assessorato regionale. La stessa proposta è stata recepita dal Ministro Prestigiacomo con un’apposita norma di legge. Quindi il Parco degli iblei non è più oggetto di dibattito ma è già stabilito dalla legge. Occorre solamente, come suggerito dal Consigliere Provinciale Barone, applicare le norme che regolano l’attuazione di un parco nazionale cercando di adattarle il più possibile alle caratteristiche delle zone che verranno inserite nella perimetrazione.
Tutte le associazioni di categoria continuano ad esprimere forti dubbi sulla valanga di nuove prescrizioni e norme che si abbatteranno sulle imprese iblee. Interessante l’intervento del presidente di Assindustria Ragusa, Enzo Taverniti, il quale precisa che per arrivare ad un accordo sulle direttive del Parco degli Iblei è necessario prima chiarire quale direzione si intende dare alla produttività del territorio ibleo, occorre quindi vagliare tutte le proposte e verificare quali siano le più convenienti per la comunità.
Sicuramente molti sono gli aspetti da affrontare e da verificare nell’interesse della provincia, ma di certo non si può sbattere in faccia una porta alla istituzione del parco invocando addirittura l’abrogazione della legge che lo legittima. E non si può continuare ad ignorare la necessità di preservare le aree sempre più a rischio delle nostre zone, individuando anche un diverso tipo di produttività, votata più al turismo sostenibile ed a una agricoltura di qualità. Un’azione che porti insomma la provincia di Ragusa finalmente in linea con le direttive europee che invocano un’economia eco-sostenibile.
Durante il corso dell’incontro l’On. Riccardo Minardo, informando l’assemblea che l’Assessore Roberto Di Mauro sarà il delegato regionale che seguirà l’iter costitutivo del Parco, ha proposto la formazione di una rappresentanza che porterà le istanze del territorio alla Regione. Ci si augura che tale delegazione si formi presto e si informi meglio sulla sostanza di un tale strumento territoriale che è già una realtà e che quindi dovrà trovare la provincia iblea ben più preparata affinché ancora una volta questa occasione non si riveli come un’opportunità mancata.
Laura Curella
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