È stata inaugurata a Vittoria la nuova area di Osservazione Breve Intensiva (OBI) presso il Pronto Soccorso dell’ospedale “Guzzardi”. L’area è stata intitolata alla memoria di Giuseppe Morana, storico dirigente amministrativo dell’ospedale, alla presenza dei familiari e delle autorità locali. La cerimonia ha visto la partecipazione del Direttore Generale dell’ASP di Ragusa, Giuseppe Drago, della […]
LE EMOZIONI, BAGAGLIO EVOLUTIVO E RELAZIONALE
21 Feb 2014 07:42
Non ha solo occhi che vedono, ha occhi che fanno vedere. Daniel Pennac.
Alla domanda: “Che cos’è un sentimento?” Si può rispondere confusamente e circolarmente che è un’emozione, che è ciò che si prova quando si ha un’emozione e, infine, che le emozioni generano sentimenti.
Per uscire dalla spirale basti pensare al ruolo centrale che le emozioni hanno nei rapporti umani.
Sono intrinseche esperienze soggettive, nucleo centrale delle nostre vite e delle nostre relazioni con l’ambiente. Le emozioni sono in effetti un insieme complesso di processi interni ed interpersonali che concorrono alla formazione del nostro Sé. Un aspetto infatti fondamentale delle emozioni è la loro funzione sociale, in quanto fungono da mezzi di comunicazione che ci permettono di percepire gli stati della mente degli altri. Questa capacità di “sentire” elementi della mente di un’altra persona viene definita “empatia” (rispecchiamento, sintonia) e rappresenta una dimensione fondamentale dell’esperienza umana e si caratterizza nell’essere un aspetto oltre che importante anche affascinante.
Siamo quindi in grado grazie all’empatia di riconoscere i segnali non verbali che gli altri trasmettono, il loro modo di valutare gli eventi o il modo in cui si concentrano. Questa capacità si è conservata nella specie umana perché ovviamente ha avuto una funziona evolutiva importante, ha permesso ai nostri antenati attraverso la lettura delle espressioni facciali o il tono verbale o alcuni movimenti nei loro simili la possibilità di individuare o riconoscere eventuali forme di pericolo o, diversamente, la positività di alcune situazioni. Coloro che possedevano questa capacità avevano possibilità maggiori di sopravvivenza e di trasmettere alle successive generazioni tali forme di comunicazione.
I nostri emisferi cerebrali sono coinvolti nei processi emozionali in maniera differente.
Fra le ipotesi più importanti vi è quella della cosiddetta “valenza”, per cui le emozioni negative, spiacevoli e più spontanee e intense sono processate dall’emisfero destro mentre quelle piacevoli, legate all’ambiente e alle regole sociali dall’emisfero sinistro.
Le emozioni vennero suddivise dallo studioso Ekman in Primarie (di base) e in Secondarie (svariate combinazioni tra emozioni primarie). Il fatto di definirle primarie consiste proprio nel riconoscere la loro universalità (espressioni uguali in tutte le culture) e funzione evolutiva da un punto di vista proprio darwiniano.
Le emozioni di base sono: rabbia, paura, gioia, tristezza, disgusto/disprezzo, sorpresa.
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