CONCLUSO IL CICLO DI INCONTRI DELLA CONFCOOPERATIVE RAGUSA

Ieri, 1 Aprile, la Confcooperative Ragusa ha concluso il ciclo di incontri fortemente voluto per assicurare alle nuove imprese e a quelle già esistenti, tutte le informazioni necessarie circa gli accorgimenti operativi da adottare per affrontare in maniera competitiva il mercato.

“La risposta arrivata da nostri associati, ma non solo, è stata molto confortante,” – afferma Gianni Gulino, Presidente provinciale Confcooperative Ragusa – “ significa che c’è fame di informazione e che la scelta di veicolare la stessa in un certo modo, come abbiamo cercato di fare con questa iniziativa, paga sempre”.

Elementi essenziali per la crescita e lo sviluppo, l’accesso al credito e le fasi di start up delle imprese cooperative.

“Molte volte le imprese” – continua Gulino – “ non riescono a muoversi per come dovrebbero, ecco perché il nostro compito, con i nostri uffici, è quello di accompagnarle nel quotidiano, anche con riferimento all’accesso al credito”.

Oltre al Responsabile di Confcooperative Ragusa, Emanuele Lo Presti, presente anche il funzionario Ircac, Stefano Cassarà, il quale, ha spiegato che l’istituzione di cui fa parte verrà incontro alle esigenze di quante più società sarà possibile, il basso costo del denaro aiuterà a favorire la nascita delle imprese. L’Ircac guarda con molto interesse al Ragusano e per questo motivo, nei prossimi giorni, sarà attivo uno sportello presso la sede della Camera di Commercio.

Interessante intervento quello del Banchiere ambulante di Banca Etica, Gabriele Vaccaro. “La nostra è una banca a tutti gli effetti” – ha spiegato Vaccaro – “che opera nel sistema bancario avendo determinati obiettivi. Nasce, infatti, nel terzo settore e finanzia cooperazione sociale, internazionale, ambiente, cultura e società civile. Da cinque anni operiamo anche in Sicilia e cerchiamo di essere un riferimento per il territorio oltre al fatto di occuparci per un triennio, sino al 31 dicembre 2015, del progetto Jeremie. È chiaro che non siamo la risposta ma siamo di certo una tra le risposte considerato che la nostra nascita si lega a doppia mandata alle esigenze di sviluppo dell’area in cui operiamo. Così come stiamo cercando di fare pure nel Ragusano”.

Infine l’intervento di Renato Meli, Direttore della Pastorale Sociale e del Lavoro, il quale ha chiarito i termini entro cui si muove il progetto di microcredito, fortemente voluto dalla Diocesi di Ragusa, in collaborazione con quella di Noto e con la Camera di Commercio di Ragusa.

“Una sinergia unica” – ha spiegato Meli – “che è servita a creare un fondo di garanzia di ben 375 mila euro complessivi, appostati su base triennale. Ci siamo posti l’obiettivo di testimoniare la carità in modo alternativo, oltre l’assistenzialismo, favorendo la vitalità imprenditoriale dei giovani e dei disoccupati”.

Quindi, in caso di insolvenza, le attività imprenditoriali avviate nel progetto, potranno attingere al denaro che sarà depositato presso un istituto bancario.

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