FARE SISTEMA PER UN’ASSISTENZA QUALFICATA NELLE MALATTIE CRONICO-DEGENERATIVE COME IL DIAEBETE

Il diabete, una patologia che in Sicilia ha una presenza rilevante, così come dimostrano i dati statistici.  Il numero di diabetici accertati è tra i più alti del Paese, con una percentuale che supera il 5,8 per cento della popolazione, contro una media nazionale – stando ai dati Istat del 2012 – del 5,5 per cento. L’isola si colloca al terzo posto tra le regioni per numero di diabetici, rapportato al numero degli abitanti, con un indice di mortalità che è superiore a quello del resto del Paese.

Ad oggi, sono poco più di 290 mila i siciliani che hanno ricevuto una diagnosi di diabete. Di questi, intorno al 10% da diabete di tipo 1, il cosiddetto diabete giovanile o insulino-dipendente. E i casi attesi sono quasi 4.000 nella fascia di età 0-17 anni, in buona percentuale con diabete di tipo 1.

Ben 190.000 diabetici sono in età 18-69 anni, il resto sono over 70. Ed è noto che la prevalenza del diabete aumenta con l’età, fino a raggiungere il 20,3 per cento nelle persone con età uguale o superiore ai 75 anni. E si stima che per ogni due-tre persone con diabete ce ne sia una che ancora non lo sa.

Ci sarebbe, infatti, il 30-50% di diabetici non diagnosticati, percentuale che porterebbe i siciliani portatori della malattia ad oltre 400.000.

Questa la premessa che ha dato il via al convegno di oggi “Il cittadino e le cure – diabete e Territorio” tenutosi alla sala Avis organizzato dall’AMD (ASSOCIAZIONE MEDICI DIABETOLOGI) E CITTADINANZA ATTIVA, con la collaborazione dell’Azienda Sanitaria, l’Ufficio per la Pastorale della salute.

Il dott. Francesco La Placa  ha fatto un excursus  legislativo delle norme che regolano l’assistenza sanitaria per il diabete nella regione siciliana.

“Bisogna partire dalla legge di riordino del servizio sanitario regionale la n.5/2009.

lla Regione Siciliana  ha iniziato  in un processo di riforma dell’assetto organizzativo e di governo del proprio sistema, avviato con il Piano di Rientro e di Riqualificazione del Sistema Sanitario Regionale 2007-2009. In quest’ottica, questa la Legge è servita come   fondamento normativo utile a rinnovare le modalità con cui la Sanità regionale è gestita ed erogata, incidendo sull’assetto organizzativo del sistema, sulla programmazione degli interventi, sul riequilibrio dell’offerta tra la rete ospedaliera ed il territorio, introducendo, inoltre chiari meccanismi operativi di governo e controllo delle attività sanitarie e delle relative risorse.”. Cosi come pure  il decreto assessoriale sulle e linee guida 723 del 2010, un documento che sancisce il passaggio da una medicina “reattiva” ad una medicina proattiva”. Ha parlato molto dell’organizzazione sanitaria, soprattutto riferendosi, proprio al  diabete, che deve prevedere un miglioramento del setting e degli interventi favorendo, quindi, la diffusione di percorsi assistenziali e della Gestione integrata, del diabete, avvalendosi dell’interazione tra ospedale e territorio. Ha parlato molto del Piano Nazionale della patologia diabetica, piano recepito dalla Sicilia, tra le prime regioni d’Italia, ad oggi solo in 13 sono le Regioni che lo anno recepito.

Interessante i dati riferiti dal dott. La Placa, circa 15.000 le persone affette da diabete nella provincia di Ragusa.

Anche la voce dei medici di famiglia, dott. Santi Benincasa,  ha focalizzato il suo intervento oltre che sul fronte dell’assistenza e del rapporto di fiducia tra il paziente ed il medico, anche sull’aspetto umano, la persona al centro del sistema.

Padre Giorgio, ha parlato della sofferenza e del dolore delle persone affette da patologie croniche, come il diabete e di come si possa sentire fragili difronte a tale condizione.

Il Dott. Vito Amato, attuale Commissario Straordinario ff dell’ASP, nel suo intervento,  ha portato  i saluti del nuovo direttore generale, dott. Maurizio Aricò, che a breve dovrebbe insediarsi e,  nello stesso ha voluto dare un contributo di una  persona che da poco ha scoperto di avere il diabete e di come questa nuova condizione deve essere affrontata e gestita.

Il dott. Salvatore Brugaletta, fresco di nomina di direttore generale, presso l’ASP di Siracusa ha posto l’accento sul cambiamento iniziato nel 2010, proprio all’indomani della riforma del SSR. Si è realizzato un  sistema nell’erogazione dell’assistenza operando un’interazione tra territorio ed ospedale, sviluppando una rete che vede la collaborazione di tutti i soggetti interessati: l’ASP, i medici di famiglia ed le associazioni dei pazienti con diabete.

Si è posto, molto, l’accento sui presidi, in particolare la prescrizione delle strisce per la misurazione della glicemia che la normativa regionale stabilisce in un numero molto inferiore, rispetto alle altre regioni italiana, al fabbisogno della persona con il diabete.

E’ stato uno dei punti più caldi della giornata, infatti oltre alla voce data alla rappresentante del volontariato,  vice presidente di diabete forum, anche i cittadini presenti in sala, hanno sollevato la questione.    

Presenti al convegno i due medici diabetologi ospedalieri dott.ri Giovanni Elia e Raffaele Schembari, il dott. Giuseppe Greco di Cittadinanza Attiva, S.E. il Vescovo è intervenuto per un saluto. I lavori del dibattito sono stati condotti dal dott. Biagio Nativo, presidente regionale dell’AMD – SICILIA.

 

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