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LA POLIZIA DI STATO ARRESTA UN UOMO PER IL TENTATO OMICIDIO DEL FRATELLO
23 Apr 2014 08:55
La Polizia di Stato, mentre la città di Comiso si raccoglieva in preghiera e meditazione per preparasi alla Santa Giornata della Pasqua, ovvero alla giornata simbolo della Pace, arrestava un uomo che tentava di uccidere il fratello ed minacciando gli agenti di Polizia che lo avevano rintracciato.
Tutto è iniziato sabato scorso, intorno alle ore 19.50, in Contrada Canicarao quando un uomo ha telefonato al 113 riferendo che il fratello, Salvatore Giannì, comisano, classe 1940, aveva appena tentato di ucciderlo sparandogli contro dei colpi di arma da fuoco ferendolo. La Volante di Polizia del Commissariato si è quindi immediatamente recata sul posto ed ha sentito la vittima, la quale ha spiegato che la discussione, poi degenerata, era iniziata per futili motivi riconducibili ad un prestito ancora non restituito. Il fratello minore, al culmine del contrasto, è entrato in casa, ha imbracciato un fucile ed ha quindi raggiunto il fratello maggiore, che abita poco distante a bordo della sua auto. Il maggiore non è riuscito a barricarsi in casa prima che il consanguineo gli sparasse contro, agevolato anche da una posizione del terreno più alta rispetto a quella dell’abitazione della vittima. I numerosi colpi esplosi da Salvatore Giannì (alla fine sono state trovate ben sette cartucce esplose) non hanno per fortuna colpito il bersaglio, ma alcuni frammenti di proiettile di rimbalzo hanno comunque raggiunto e ferito il fratello maggiore alle mani.
Altre pattuglie di Polizia nel frattempo confluivano sul posto, in particolare gli uomini della Polizia Giudiziaria del Commissariato e della Squadra Mobile di Ragusa che erano state allertate per la ricerca di Salvatore che, dopo avere esploso colpi contro il fratello si era allontanato velocemente. La auto sono state inviate, tra l’altro, a casa dello sparatore, che dista circa 500 metri da quella della vittima.
Lì i poliziotti hanno subito notato un uomo sulla terrazza e lo hanno invitato a scendere, qualificandosi come agenti di Polizia. L’uomo ha fatto credere di voler scendere e si è quindi allontanato dalla terrazza. In realtà era rincasato per imbracciare ancora una volta il fucile che, pochi istanti dopo, ha puntato contro agli agenti, distanti da lui appena 10 metri.
I Poliziotti intervenuti si sono gettati prontamente a terra e nascosti dietro alcune siepi. Favoriti dall’oscurità della sera e dall’assenza di illuminazione sono riusciti ad eludere il tentativo di Giannì di colpirli. L’uomo, però, non si era rassegnato. Alcuni attimi dopo, infatti, è sceso in strada e, sempre imbracciando il fucile, ha iniziato ad aggirarsi all’interno della sua proprietà e nei pressi del cancello di ingresso per vedere dove i poliziotti avessero trovato riparo. Nel contempo, però, gli agenti avevano richiesto l’intervento di altro personale.
Sul posto, celermente, sono arrivate la Volante che era rimasta a casa della vittima, la pattuglia presente in aeroporto ed altri uomini della Squadra Mobile.
L’uomo, imbracciando sempre il fucile, continuava intanto nella frenetica ricerca dei poliziotti ripetendo più volte, testualmente,: “poliziotti fatevi vedere che vi sparo”.
Approfittando dell’arrivo della volante con i lampeggianti accesi, e sfruttando un attimo di distrazione dello stesso Giannì, i poliziotti, rimasti fino a quel momento nascosti si sono lanciati contemporaneamente addosso all’uomo, raggiungendolo alle spalle e bloccandolo. Pochi istanti sono bastati per levargli il fucile e ammanettarlo, anche con l’aiuto degli altri due agenti della Volante che a loro volta si sono lanciati sull’uomo per aiutare i colleghi. Giannì, infatti, nonostante tutto, tentava ancora di scalciare per divincolarsi dalla presa.
L’arma è stata immediatamente resa inoffensiva e dal primo controllo è emerso che il cane era armato e all’interno della camera di cartuccia vi erano due cartucce camerate e pronte per essere esplose.
Sul posto, intanto, alcuni uomini della Squadra Mobile e del Commissariato hanno avviato un’ accurata ispezione dei luoghi. Nel retro dell’immobile, all’interno dell’auto di Giannì, sono state trovate quattro cartucce esplose, calibro 12, sul sedile anteriore, lato destro. Nel piano superiore dell’abitazione, dal quale l’arrestato aveva minacciato gli agenti, altre 4 cartucce calibro 12 che l’uomo si era evidentemente preparato in caso di necessità e che aveva appoggiato sulla veranda stessa, a poca distanza dal luogo dal quale si era affacciato puntando l’arma contro i poliziotti. Non solo.
L’arma sequestrata risultava legittimamente detenuta ed anche una più accurata perizia ha confermato il suo regolare funzionamento. Il fucile, inoltre, risultava essere stato usato da poco. Con l’ausilio anche della Polizia scientifica, è stato effettuato un accurato sopralluogo all’interno del piano rustico, dove insiste la terrazza; lì gli agenti hanno notato anche la presenza di una notevole quantità di sostanza stupefacente, del tipo marijuana, e di semi della stessa: sono state sequestrati nell’immediatezza 100gr di sostanza stupefacente e 500 grammi di semi pronti per essere piantati.
Altri accertamenti sono stati fatti dalla Polizia Scientifica, a casa della vittima. Gli agenti hanno confermato che alcuni colpi di fucile erano stati effettivamente esplosi all’indirizzo dell’uomo ed anche della porta di ingresso della casa ove stava tentando di trovare riparo il fratello maggiore. Sono state infatti rinvenute tre borre, appartenenti a tre cartucce esplose, in prossimità della porta di ingresso e due ampie rosate sopra lo stesso portone di ingresso dell’immobile. Tutte le operazioni si sono concluse solo a notte fonda.
Salvatore Giannì è stato quindi arrestato e condotto alla Casa Circondariale di Ragusa dove resterà a disposizione dell’Autorità Giudiziaria competente. E’ accusato di tentato omicidio, resistenza e minacce gravi a Pubblico Ufficiale, possesso, ai fini di spaccio, di sostanza stupefacente e porto abusivo di arma da fuoco.
Nei giorni seguenti sfruttando la luce del giorno, altri accertamenti sono stati effettuati dalla Polizia scientifica dalla Squadra Mobile e dagli agenti del Commissariato di PS di Vittoria alla ricerca di altre tracce eventualmente sfuggite la notte di Pasqua e una accurata perlustrazione si è svolta con le Unita Cinofile Antidroga ed Antiesplosivo provenienti da Catania. Sono stati rinvenuti altri 40 grammi di sostanza stupefacente sempre del tipo Marijuana nonché 12 spinelli già confezionati e pronti per la vendita nascosti all’interno di un pacchetto di sigarette.
Va evidenziata la freddezze e la capacità operativa dei poliziotti intervenuti che con sprezzo del pericolo e alto senso del dovere sono riusciti nell’intento di immobilizzare l’uomo nonostante fosse armato e pronto a far fuoco contro di loro, senza far ricorso all’uso delle armi in dotazione.
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