LA MENINGITE UN NEMICO DA COMBATTERE !

Fino a Marzo di quest’anno non conoscevo, anche se ne avevo sentito parlare, questo male nella sua tragicità. Quando qui nel  Milanese su alcuni giornali locali, ho letto la notizia:   “Sesto piange Roberto, morto per meningite a soli 18 anni”, sono rimasta sconvolta.

 Quel giorno, era l’undici marzo, noi ragazze e tutta la scolaresca abbiamo fatto  i nostri commenti: “Come è possibile morire cosi all’improvviso, poteva essere uno di noi e se fosse stato  mio fratello? Sarei morta di dolore.”  Per un attimo ho immaginato lo strazio di quei poveri genitori che, dopo aver cresciuto per 18 anni il proprio figlio, l’hanno perso per sempre, così in un  attimo,senza potersene fare una ragione. E quando il dolore diventa insopportabile si trasforma in senso di colpa perché non si è riusciti a far nulla, si è rimasti  impotenti di fronte a un tale dramma.                                                                                  

Il giorno dopo, sugli stessi giornali locali viene pubblicata copia della lettera di cordoglio, scritta dal Comitato Nazionale contro la Meningite, indirizzata alla famiglia del ragazzo morto. Il contenuto, che riporto più sotto per dovere di cronaca e soprattutto per informare l’opinione pubblica, è molto chiaro ed esplicito.                                                                                                                            La lettera è sottoscritta dal Presidente del Comitato  Amelia Vitiello, mamma di Alessia, una bimba scomparsa nel 2007, all’età di 18 mesi, a causa di una meningite meningococcica fulminante.  Si tratta di un accorato appello che il Presidente rivolge alle  Istituzioni per chiedere di fare chiarezza a livello nazionale  e ai mezzi d’informazione per diventare “cassa di risonanza”.        

Ho conservato i due articoli e ho atteso fino ad oggi. Da quel giorno fatidico sono trascorsi circa quattro mesi e tutto, come il solito, lentamente è andato nel dimenticatoio, o forse sono io che non sono riuscita ha trovare quelle notizie che, una volta per sempre,avrebbero  potuto chiarire a tutta l’Italia  come  comportarsi per “ Fermare La Meningite! ”

Spero molto che il Ministro della Salute Beatrice Lorenzin, peraltro una donna di carattere molto determinata, possa definire finalmente delle normative nazionali e   dare così una risposta chiara e concreta alle famiglie italiane.                                                                                                                                                                              

                                                                             

 Oggetto: Lettera di cordoglio del Comitato Nazionale contro la Meningite alla famiglia del   

                    ragazzo di 18 anni morto a Sesto San Giovanni (MI)-

                    Con preghiera di pubblicazione

                                                                                                      Milano, 12 marzo 2014

 

Cari genitori e familiari del ragazzo di Sesto San Giovanni scomparso tragicamente ieri, vittima di meningite meningococcica fulminante, mi rivolgo a voi con affetto e vicinanza e mi unisco al vostro dolore, che è anche il mio. Sono Amelia Vitiello, presidente del Comitato Nazionale contro la Meningite

, ma anzitutto e soprattutto mamma di Alessia, scomparsa nel 2007, all’età di 18 mesi, a

causa di una meningite meningococcica fulminante, proprio come vostro figlio. Da mamma e presidente dell’associazione che in Italia rappresenta i diritti delle persone colpite dalla

meningite mi sento doppiamente coinvolta e vicina, e avverto l’urgenza di lanciare a tutti un appello: la meningite va fermata ed è fondamentale, per i singoli e la comunità, utilizzare gli strumenti preventivi che sono a nostra disposizione per contrastarla e debellarla. Unitamente alla diagnosi precoce, la prevenzione e, dunque, la vaccinazione rappresenta l’arma più efficace con cui combattere la meningite e finalmente oggi anche l’Italia dispone del vaccino ad ampia copertura indicato contro il meningococco di tipo B, il ceppo del batterio che ha colpito il vostro ragazzo e la mia bambina, il più letale ed aggressivo e anche l’unico per il quale non si disponeva ancora di una vaccinazione specifica. Si tratta di uno strumento sicuro ed altamente tollerabile; uno strumento di salute e di vita; lo strumento che mancava per rendere davvero possibile l’eradicazione della malattia. Ora che è a disposizione di tutti noi, è nostro dovere, verso noi stessi, i nostri figli e l’intera comunità, cogliere questa opportunità e fare quanto possibile per contrastare l’infezione ed assicurarealle generazioni a venire un futuro “libero dalla meningite”.Ciò che è accaduto a voi, a me e a coloro che, con me, hanno fondato il Comitato – genitori di vittime della meningite o persone direttamente colpite – accade con sempre maggiore frequenza in tutta Italia, dove ogni anno oltre 1000 persone contraggono la meningite e circa una persona ogni due giorni è colpita da meningite meningococcica .

Inoltre, le forme più aggressive di meningite colpiscono soprattutto i bambini sotto l’anno di vita e i ragazzi, dunque è ancora più importante che i soggetti maggiormente a rischio, il cui futuro è sotto la nostra responsabilità e dipende dalle nostre scelte, possano beneficiare delle vaccinazioni– ripeto – altamente sicure e tollerabili sin dalla prima infanzia. Per questo, ci battiamo per promuovere la corretta informazione ed una sempre maggiore consapevolezza e perché le istituzioni si impegnino per completare l’offerta vaccinale affinché le Regioni agiscano sinergicamente ed implementino sul territorio strategie efficaci volte a garantire equità nella

prevenzione, parità di accesso alle prestazioni vaccinali ed una copertura omogenea della popolazione sull’intero territorio nazionale

. Ribadiamo il nostro impegno e la piena disponibilità alle istituzioni, chiediamo ai mezzi di informazione di farsi “cassa di risonanza” per la nostra azione e garantiamo a voi, genitori di Sesto, e a tutte lefamiglie colpite dalla malattia supporto concreto per quanto possiate necessitare.

Il prossimo 24 aprile ricorrerà la Giornata Mondiale contro la Meningite, in occasione della quale ripartirà la Campagna nazionale “Contro la meningite P.U.O.I. fare la differenza”, promossa dal Comitato Nazionale contro la meningite e patrocinata dalle società scientifiche e federazioni FIMP, SItI, SIMEUP, SIPPS, Assonidi, SIP.  Che la Giornata  Mondiale contro la Meningite sia un’ulteriore occasione per accendere i riflettori sulla patologia, favorire una sempre maggiore “cultura” della prevenzione e della vaccinazione, lottare affinché nessuno più vi muoia o ne rimanga danneggiato, nessun genitore conosca mai più questo dolore e si possa finalmente esultare: “Zero casi di meningite!” Il Comitato Nazionale contro la Meningite vi è accanto.

Con affetto,

Amelia Vitiello,     presidente CNCM

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