PROPOSTA DI NOMINA DI UNA COMMISSIONE CONSILIARE PER RIDISCIPLINARE IL SETTORE IDRICO COMUNALE

 

Esimio signor Presidente 

con riferimento al generalizzato clamore suscitato nei cittadini dall’invio delle ultime bollette per il pagamento dei consumi idrici ed ai problemi che certamente interessano il settore idrico; con riferimento alle mancate letture dei contatori da parte della SpM e del Comune stesso; con riferimento all’atteggiamento pilatesco certamente tenuto dal sindaco e dall’Amministrazione, segnatamente alla faciloneria con cui il sindaco ha inteso risolvere il problema affermando, direi ingiungendo, che in mancanza della lettura due sono le soluzioni percorribili: o si paga in funzione del consumo presunto secondo il regolamento per la disciplina dell’acquedotto pubblico, o l’utente ricorre all’autolettura; considerate le difficoltà di lettura di contatori funzionanti arcaicamente; considerata la superficialità del sindaco; considerati i numerosi problemi che attengono al funzionamento del delicato settore (in tal senso l’allegata interrogazione presentata al sindaco); considerata la crisi economica che investe la popolazione; la prego di valutare l’opportunità di nominare una commissione consiliare con il compito di procedere all’esame della complessa problematica comunale e di relazionarne in Consiglio. Tutto ciò al fine di rimettere in funzione, secondo le leggi dello Stato, il settore e di evitare dannose vessazioni ai cittadini.

In particolare la commissione consiliare dovrà procedere:

 

-alla individuazione delle cause che hanno determinato la richiesta di importi sopravvalutati rispetto al consumo medio dell’anno precedente;

– alla individuazione delle cause che hanno determinato la mancata lettura dei contatori da parte della SpM;

– alla revisione del Regolamento per la disciplina del servizio di acquedotto comunale al fine di renderlo più coerente con le leggi vigenti e con la corrente giurisprudenza della Cassazione;

– all’esame ed eventuale revisione del metodo di calcolo del costo complessivo del servizio di distribuzione dell’acqua;

– all’esame ed eventuale revisione del costo di depurazione delle acque reflue.

                                                                                 

 

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