PARTITA A SCICLI “ARTE AL METRO”, LA MISURA DELL’EPOCA CONTEMPORANEA

 SCICLI (RG) – I dodici artisti di “Arte al Metro”, inaugurata venerdì sera alle Quam di Scicli, aprono una nuova stagione dell’arte, una ricerca capace di integrare l’aggressione del consumatore, e non in termini ideologici o filosofici.

Le opere d’arte, in mostra fino al 7 settembre, sono un parco giochi per collezionisti smaliziati e pubblico incredulo; incredulo di poter trasformare l’opera, di sottrarne una parte integrante, di cancellarne letteralmente una porzione, di acquistarne un centimetro quadrato o pochi grammi soltanto.

Questi artisti (Ilde Barone, Mario Cantarella, Elda Carbonaro, Ezio Cicciarella, Guglielmo Emmolo, Alessandro Grimaldi, Ettore Pinelli, Federico Severino, STM Tamara Marino e Simon Troger, Rossana Taormina, Valerio Valino, Giovanni Viola) hanno ampliato il confine dell’arte, integrando il gesto arbitrario e inconsapevole, integrando l’acquirente incosciente e mettendo a progetto una specie di automatismo alla Pollock, in parte incontrollabile ma gestito con poetica sensibile.

Questi artisti hanno invertito la formula di Warhol, quella del meccanismo di moltiplicazione come linguaggio di disgregazione dell’unità, ma proponendo le opere in frammenti che, al contrario, mantengono la propria identità. 

Il pubblico è rimasto particolarmente sorpreso e immediatamente coinvolto, da un luogo che li ha elevati ad attori nell’arte, non per scherzo ma per logica contemporanea, la logica che intende l’arte come relazione tra le cose, in questa occasione tra l’artista e il collezionista.

 “La regina dei linguaggi, qual è l’arte – spiega Antonio Sarnari, curatore della mostra – deve essere in grado di ridisegnare i confini di relazione con la realtà; e un artista non può esimersi dal confronto con l’epoca che abita. L’arte deve integrare, rielaborare e creare nuovi riferimenti, perché l’uomo possa vivere con maggiore coscienza di sé e dei luoghi, delle cose, delle persone”.

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