“RANDELLO DEVE TORNARE LIBERA”

Il sostegno al Comitato Randello Libera a salvaguardia di un bene comune di importanza rilevante arriva anche da “L’altra Europa Ragusa”.

Randello” – afferma il Comitato Provinciale de L’Altra Europa – “è una delle più belle e suggestive spiagge della provincia di Ragusa e della Sicilia intera e va tutelata e salvaguardata dalle miopi bramosie di chi considera ogni pezzo della nostra terra come mezzo e strumento per fare soldi. Dalle trivellazioni, al Muos, alle privatizzazioni delle spiagge, la storia è sempre la stessa. La Sicilia è in svendita”.

Noi non ci stiamo” – continua il gruppo – “La spiaggia di Randello è unica, e quindi preziosa, proprio perché selvaggia, libera ed incontaminata. Una vera e propria oasi di pace e di tranquillità per tutti coloro, turisti e non, che continuano ad affollarla da sempre. Lo scempio di un patrimonio naturalistico così rilevante non può essere perpetrato nel silenzio/assenzo delle Istituzioni e della politica”.

Come Comitato Provinciale de L’Altra Europa, invitiamo tutti i soggetti coinvolti nei vari processi autorizzativi a fare piena luce su quello che sta accadendo a Randello. In particolare ci riferiamo alla Forestale che, a quanto sembra di capire (se sono veritieri i video che girano in rete), snaturando un po’ quello che è il suo ruolo, permette addirittura che i bus a servizio di un nonto resort della zona, entrino per accompagnare i turisti fino alla spiaggia, mentre a tutte le altre persone, quelle comuni, è permesso di varcare solo a piedi il cancello. Una discriminazione bella e buona, o entrano tutti o non entra nessuno. Ma non solo. Dietro le dune staziona un camion frigo, (che si presume venga usato per offrire ai turisti del Resort il servizio bar in spiaggia), con il suo gruppo elettrogeno ben visibile nella quiete del bosco, un vero e proprio pugno in un occhio per gli amanti della natura. Oltre al fatto che il boschetto debba ritornare alla sua pace e la sua fruizione debba essere concessa a tutti allo stesso modo, nel pieno rispetto delle regole”.

Il Comitato Provinciale de “L’altra Europa” continua ponendo l’attenzione su un’altra questione. “Perchè un ente pubblico deve assecondare in tutto e per tutto le mere esigenze di una multinazionale del turismo? Se la cosa è permessa probabilmente sarà pienamente lecita, nessuno lo vuole mettere in dubbio, tuttavia, in tal caso, vorremmo capire in modo dettagliato quali sono i vantaggi per la comunità. Viene garantito, nei fatti, all’azienda operante, il libero accesso quotidiano nei viali interni di autobus per il trasporto dei turisti, diverse auto private accedono costantemente tra le strade, piccole auto si spostano in lungo ed in largo nell’area tutelata, dietro le dune un mezzo di ristoro, staziona con il suo gruppo elettrogeno ben attivo nella quiete del bosco, l’allaccio idrico viene messo a disposizione, strutture dell’Azienda sono utilizzate per il ricovero di mezzi e cose dei privati”.

Rivolgiamo dunque” – conclude il Comitato provinciale de L’altra Europa – “un appello a tutti i Consiglieri comunali, Sindaci, Amministratori, Parlamentari regionali e nazionali, riconducibili al nostro territorio e sensibili al tema, affinché vigilino sull’intera vicenda e si facciano garanti dell’integrità della spiaggia e dell’unicità del luogo. Non ci sono alternative, ne sono accettabili compromessi, Randello, la sua spiaggia, le sue dune ed il boschetto, devono tornare liberi”.

Siamo pronti alla mobilitazione ed invitiamo da subito i tanti attivisti e simpatizzanti, e di concerto la cittadinanza tutta, a partecipare in massa alle iniziative promosse dal Comitato Randello Libera, che ringraziamo pubblicamente per il grande lavoro di denuncia e sensibilizzazione fin qui svolto. L’Altra Europa è a fianco dei cittadini nella lotta a tutela e salvaguardia del bene comune”.

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