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ASPRE CRITICHE AL SINDACO PICCITTO
25 Ago 2014 14:10
“Sulla questione impianti sportivi ed in particolare sulla piscina comunale, Piccitto sta dimostrando tutta la sua incapacità di programmazione politica ed amministrativa” dichiara Sonia Migliore consigliere comunale e portavoce del Laboratorio politico culturale 2.0.
“Piccitto dal 25 ottobre scorso ad oggi, ha già prodotto 8 atti, di cui 4 di indirizzo politico, prima deliberati e poi revocati. E’ evidente – continua la Migliore – come il sindaco navighi nella più totale contraddizione, cambia idea di volta in volta, provocando, di conseguenza, gravi disservizi, come, per esempio, la chiusura della piscina fino ad ottobre oltreché un enorme spreco di denaro pubblico.
Il 25 ottobre del 2013 (delibera n° 434) con un primo atto di indirizzo aveva deliberato che, ‘per la stagione 2014, la piscina doveva essere data in affidamento per una durata tale da consentire l’ammortamento degli investimenti previsti’, acclarando la volontà ‘di voler esternalizzare i servizi attraverso gare pubbliche’.
Va ricordato che sino a quella data la struttura era stata gestita dal Coni, con la Cooperativa ragusana multiservizi, per una spesa annua di 60 mila euro tutto compreso.
Il 31 dicembre 2013 viene emanato, però, un secondo atto di indirizzo, tramite il quale si affidano direttamente i servizi alla stessa Cooperativa ragusana multiservizi, per un periodo di sei mesi e per un importo di 48.190,00 euro Iva compresa, naturalmente la spesa annua in tal modo sale a 96.380,00 euro.
L’8 maggio 2014, l’Amministrazione cambia idea ed emana il terzo atto di indirizzo (delibera n° 227) con cui revoca il primo atto e decide di mantenere la gestione diretta e di affidare solo i servizi complementari, prevedendo, giustamente, la salvaguardia dei livelli occupazionali, ‘per un costo massimo di euro 26 mila compresi i costi del personale, della gestione e dell’Iva’. Cosa intende fare il sindaco? Cosa ha in mente? Ha qualcosa in mente – si chiede sarcasticamente la Migliore –. 26 mila euro tutto compreso annue o cosa? Ha intenzione di sottopagare il personale? Vuole una gestione diretta o indiretta della piscina?Nel frattempo che il sindaco capisca – continua la Migliore – cosa vuole e deve fare, si sono già spesi 46.380,00 euro in più rispetto alla gestione targata Coni.Ma non finisce qui. Il primo luglio di quest’anno viene pubblicato un avviso per procedere a gara negoziata per l’affidamento dei servizi complementari della piscina e della palestra Bellarmino, per un periodo di due mesi ed un importo complessivo di 30.910,00 euro tutto compreso. La Bellarmino cosa c’entra?Una scelta di cui ci sfugge la logica e poi non aveva deciso di spendere al massimo 26 mila euro? E non aveva detto che per il 2014 doveva dare in affidamento la piscina per una durata bastevole ad ammortizzare gli investimenti previsti? Nel frattempo che Piccitto annaspa tra le varie delibere poi revocate e le varie emergenze, i costi della piscina continuano a lievitare e così si è passati dagli iniziali 60 mila euro ai 96.380,00 con l’affidamento alla Cooperativa Ragusana Multiservizi. Con l’avviso pubblico per due mesi, del primo luglio, invece, la spesa è salita proporzionalmente a 185.460,00 euro. Ma non è finita”.
“Ad un certo punto al sindaco, o chi per lui, non è piaciuto neanche l’avviso pubblico e così l’11 agosto (determina n° 1450) revoca lo stesso avviso dichiarando che: ‘è stato approvato il bilancio e le risorse appostate sono maggiori, quindi è opportuno indire una nuova gara per più mesi’. Tutto ciò avviene dopo il 29 luglio, data in cui fu redatto il verbale, che attestava la conclusione della disamina della documentazione delle imprese concorrenti all’avviso del primo luglio.
Ma il 29 luglio l’Amministrazione non sapeva che i termini per l’approvazione del Bilancio scadevano il 31 luglio? Lo hanno scoperto solo l’11 agosto, che vi era un nuovo Bilancio? Ovviamente – dichiara la Migliore – non vogliamo pensare che le imprese partecipanti non fossero di gradimento dell’Amministrazione. Ma non finisce qui”.
“Il 20 agosto (determina n°1540) viene approvato il capitolato d’appalto per la nuova gara negoziata, previo avviso pubblico, per 4 mesi, senza possibilità di proroga e per un importo di 90.272,00 euro tutto compreso, che in un anno fa lievitare la spesa a 272.316,00 euro, di cui 73.000,00 sono per il personale; ma allora, nei mesi scorsi, il personale è stato sottopagato e perciò sfruttato? Ed ancora, ma non si dovevano spendere al massimo 26 mila euro?
Nell’attesa di vedere se, il 2 settembre, le imprese partecipanti a questa nuova gara saranno gradite a Piccitto o a chi per lui, la piscina rimane chiusa creando l’ennesimo disservizio alla collettività, mentre i costi per la sua gestione, in un solo anno, sono cresciuti di 212.316 euro. Le spese sono comunque rimaste a carico del Comune, come indicato nel capitolato d’appalto (la manutenzione può essere affidata all’impresa giudicatrice, con rimborso del Comune. Luce, metano e materiali di consumo per la pulizia e la potabilizzazione delle acque), fermo restando la salvaguardia del personale, 10 unità, mai messo in discussione”.
“L’ultimo pizzico di sale – continua la Migliore – viene gettato l’8 luglio (delibera n° 306) con la quale la Giunta licenzia il regolamento per la gestione degli impianti sportivi, acclarando la volontà di esternalizzare la gestione, ma con tre opzioni: affidamento diretto, affidamento diretto con la facoltà della Giunta di decidere la ‘rilevanza sociale’ e affidamento in via ‘preferenziale’. Quindi affidamento senza gara fino a 15 anni e ‘avviso pubblico con deroga’: peccato che tutte queste condizioni non significano nulla”.
“E’ inquietante, ma anche lecito – conclude la Migliore – desumere o chiedersi se dopo i 4 mesi senza proroga la piscina potrebbe esser data in gestione a qualcuno in deroga o utilizzando la facoltà della Giunta vista la rilevanza sociale della struttura stessa. Se così non fosse, perché Piccitto l’anno scorso non ha bandito la gara per un periodo di due anni con il semplice obbligo di assumere il personale esistente? Invitiamo il sindaco a fermarsi, ripristinare la trasparenza e a rispettare i soldi dei cittadini e quindi le casse comunali o, in caso contrario, a dimettersi”.
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