INTERVISTA AL DIRETTORE ARTISTICO CARLO MURATORI

 Stasera al caffè letterario “Le Fate” inizia un progetto culturale curato dall’artista Carlo Muratori, “Caféine mom amour, l’ora della ricreazione e del gusto musicale del caffè”.  Sei gli appuntamenti fino a maggio per un pubblico che si distingue per gusto  e attenzione.  Muratori è uno dei più autorevoli cantautori siciliani.  Il recupero dei canti tradizionali legati alla tradizione orale ha affiancato sempre la sua attività di compositore di nuove canzoni. Una carriera che da 40 anni lo ha visto suonare in Italia e all’estero dove spesso ha presentato l’uscita di qualche nuovo lavoro musicale. Di recente nel 2013, grande successo ha  registrato il suo concerto “Arsura d’amuri”, in cui evidente e voluto è stato il legame della scuola poetica siciliana al dolce stil novo, alle poesie di Ignazio Buttitta e ad altre espressioni popolari in versi.  Da due anni è il direttore artistico de “Le fate cafè ”, con un progetto che  ingloba una rivista bimestrale,  di arte , cultura e letteratura in Sicilia diretta da Alina Catrinoiu e gli incontri nella sede di via Sacerdote Digiacomo a Ragusa. Dalla rivista il passaggio di mettere in pratica ciò che si stava comunicando è stato quasi obbligato con la realizzazione di piccoli concerti che avessero come spettatori soprattutto i lettori di quella stessa rivista e non solo. Oggi “Le Fate” è a pieno titolo un caffè letterario. Carlo Muratori aprirà questa stagione con la presenza  della giovane artista Laura Vinciguerra  che con la sua arpa proporrà lo spettacolo dal titolo “Nelle terre di qui nascere è tornare”.  Al maestro alcune  domande  per il “battesimo” di questo nuovo progetto.

 La musica siciliana e la ricerca di testi popolari che caratterizzano la maggior parte del suo repertorio hanno influenzato  le sue scelte in seno al progetto “Caféin mon amour”?

Sicuramente ho cercato di mettere in scaletta musicisti e musica che ascolto e con cui collaboro. Sono musicisti che  si collocano in un’area esclusivamente acustica e quindi prediligono uno strumento acustico su cui costruiscono la loro realtà musicale. Sono spettacoli di grande autenticità. Gli spettacoli saranno portati in scena da artisti che scelgono un rapporto tra musica e letteratura. . Questo primo spettacolo, per esempio, unirà la creatività di Laura Vinciguerra all’arpa con il racconto di uno Shakespeare tutto siciliano. Sarà , dunque,  la promozione de “Il manoscritto di Shakespeare” di Domenico Seminerio, autore che,  presente in sala,  precederà  lo spettacolo con un breve excursus sulle origini messinesi  del grande drammaturgo.  Il racconto, dunque, o l’opera o la poesia che ispira le scelte musicali dell’artista.

 Ritornando all’aspetto acustico dello spettacolo si presume che i piccoli spazi raccolti per un ascolto vis-à-vis  con l’autore siano necessari. Ma qual è il pubblico che decide di intraprendere questa sorta di terapia musicale, come lei stesso l ‘ha spesso definita?

 E’ il pubblico del futuro. E’ quello stanco del frastuono, della musica che ci viene imposta in tutti i luoghi dal supermercato , dal dentista, nei negozi, per strada. E quindi la cosa che può estraniarci ed impressionarci è il silenzio. L’uomo preistorico ascoltando il vento o qualsiasi altro rumore ne rimaneva estasiato. Oggi al contrario per l’uomo il miracolo è ricavare qualche attimo di silenzio dalla realtà sonora che lo investe.. “Caféin mon amour” si rivolge a questo tipo di pubblico: giovane e interessante che a prescindere dall’età è un pubblico che sceglie e che sa cosa vuole ascoltare. Non dirò mai in uno spettacolo “battiamo tutti le mani”; il divertimento non ci interessa ma la gioia dell’ascolto si. Vogliamo un pubblico  che ha voglia di gioire, seduto e rilassato!

 Carlo Muratori di origini siracusane viene ad “investire” in musica a Ragusa. Perché?

 Ragusa è una città molto più attenta mentre Siracusa è molto battuta e dionisiaca e quindi  meno attenta. Qui ho trovato affetto ed interesse per la mia musica. Al di la del capoluogo, poi, mi sento molto a mio agio a Scicli, a Modica ad Ispica dove ho sempre trovato tanta gente entusiasta. Sono città ad altissimo livello per trovare quel tipo di pubblico che vado cercando per i miei spettacoli. E poi la collaborazione con Alina Catrinoiu in questi due anni è stata decisiva per la scelta di Ragusa.

 

Attendiamo  con ..”Gioia” ,dopo lo spettacolo di stasera con la Vinciguerra,  anche quello di Elisa Nocita il 20 dicembre, del gruppo “Matermatuta” il 21 febbraio 2015, di Carlo Muratori con la presentazione del nuovo disco il 28 marzo 2015, di Giorgio Rizzo ed i suoi “monologhi della darabuka” il 18 aprile   e di Peppe Voltarelli il 23 maggio con  “Il caciocavallo di bronzo”.

 

© Riproduzione riservata

Invia le tue segnalazioni a info@ragusaoggi.it