UNA BRILLANTE VERSIONE DE “IL MEDICO DEI PAZZI” DI SCARPETTA

L’equivoco è di casa. Il tempismo, nelle battute, scatena subito l’ilarità. E, soprattutto, se si ha a che fare con un pizzico di “sana pazzia”, ecco che allora la formula perfetta è servita. Per intrattenere il pubblico per oltre due ore ci vogliono tutti questi ingredienti. E anche una consumata esperienza nel calcare il palcoscenico. La stessa che ha sciorinato la compagnia del Piccolo teatro Città di Gela che, in occasione del terzo appuntamento della rassegna “Ragusa Ride” tenutosi al Don Bosco domenica scorsa, promossa dall’associazione culturale Palco Uno con la direzione artistica di Maurizio Nicastro, ha proposto il classico di Eduardo Scarpetta “Il medico dei pazzi”, in una versione frizzante, la cui effervescenza ha catalizzato l’attenzione degli spettatori. Soprattutto nel secondo atto, quando Alfio Pennisi di Roccacannuccia, interpretato dal capocomico Biagio Pardo, è rimasto a tu per tu con i presunti pazzi, le trovate sceniche sono state a rotazione continua e tutto è servito a rendere ancora più travolgente la messa in scena che non ha mancato di essere caratterizzata da una piacevole proposizione resa ancora più smagliante dall’accento dialettale dei vari protagonisti. La trama, arcinota, ha tra i protagonisti il nipote di Alfio Pennisi, sedicente laureato in Medicina e tenutario di una clinica, in realtà in ritardo con lo studio e assolutamente dedito ai divertimenti metropolitani. L’arrivo improvviso dello zio con tanto di famiglia al seguito, tra cui le divertentissime gemelle siamesi, fa precipitare i piani del nipote che, lì per lì, si inventa di gestire una clinica per pazzi, in realtà la pensione che lo ospita. Gli altri ospiti, però, sono così particolari da dare davvero l’impressione che si tratti di una struttura per persone poco sane di mente. Ne viene fuori un intreccio godibilissimo e ricco di battute al fulmicotone che hanno reso sorprendente il rendimento sul palco di tutti i componenti del gruppo teatrale. “E’ stata una piacevole sorpresa – afferma Nicastro – perché la compagnia gelese ha sempre proposto spettacoli di un certo livello ma questo, ritengo, li ha superati tutti per simpatia e capacità di intrattenere il pubblico”. La rassegna, adesso, osserverà la pausa di una settimana per poi completare il proprio ciclo domenica 30 novembre con un altro spettacolo di richiamo, la piece “Giuseppe Bonomo, ladro galantuomo” che sarà portata in scena dalla compagnia Teatro degli Archi di Comiso. Il biglietto d’ingresso è di 8 euro. Per informazioni e prenotazioni è possibile chiamare il 333.4183893.

 

 

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