CONFERENZA STAMPA PER LA FORMAZIONE PROFESSIONALE

Definire drammatica la situazione che interessa il comparto della Formazione Professionale in Sicilia è poca cosa.

Il presidente Crocetta che negli anni ha parlato di una “rivoluzione” innovativa nel settore della Formazione Professionale si è limitato a cambiare di posto alcune “figure” istituzionali. La linea politica non è cambiata, forse è anche peggiorata.

Da anni ai lavoratori non viene garantita né la retribuzione (l.r. n. 25/93 art. 2), né tantomeno vengono salvaguardati i livelli occupazionali attraverso i processi di mobilità e la relativa ricollocazione (l.r. n. 25/93 art. 2 bis). L’operato delle parti costituenti il tavolo trilaterale istituzionale (Governo regionale, sindacati ed Enti) ha messo in atto una strage normativa mai vista negli ultimi tempi. Tra interessi, superficialità e scarsa sensibilità, nessuna delle parti si è mai battuta per il rispetto delle normative vigenti che disciplinano il settore e per la tutela dei lavoratori.

Ed è per questo che come Sindacato e come Alfop (associazione regionale lavoratori della Formazione Professionale) da anni lottiamo contro il carrozzone, quello della Formazione Professionale, che oramai è esploso. In ogni Provincia, grazie alle denunce da parte di lavoratori e di colleghi coraggiosi della nostra associazione, ci sono indagini in corso da parte della magistratura. A tal proposito dobbiamo rilevare che la Regione Siciliana ha fatto ben poco nonostante cerca di accreditarsi l’onore e l’onere della cosiddetta “pulizia” all’interno del settore.

Nel caso di Ragusa, nello specifico quello dell’Enaip, a seguito della chiusura delle indagini da parte delle Fiamme Gialle, è nostro dovere esporre il nostro percorso che ha poi portato all’esito delle indagini:

–       Nel mese di marzo del 2012 il Segretario del Sindacato Fesica Confsal di Ragusa, Valentina Spata, a seguito di numerose lamentele da parte di alcuni dipendenti dell’Ente che non percepivano spettanze da anni, ha presentato richiesta d’ispezione all’Assessorato regionale competente nei confronti dell’Ente Enaip di Ragusa.

–       Dopo diversi mesi, con il sostegno del Segretario provinciale della Fesica Confsal, Giorgio Iabichella, il Segretario Spata insieme ad alcuni lavoratori dell’Ente in questione si è recata a Palermo per incontrare l’Assessore Nelli Scilabra. Dall’incontro si apprende che il Servizio XXV Direzione Territoriale del Lavoro del Dipartimento Regionale del Lavoro, dell’Impiego, dell’Orientamento, dei Servizi e delle Attività Formative, all’esito dei controlli ispettivi, ha riscontrato che l’Enaip di Ragusa doveva corrispondere ai dipendenti la retribuzione lorda relativa ai mesi di gennaio, febbraio, marzo e luglio 2012, la tredicesima del 2011 del 2012 per un totale pari a 377.314,56 euro (nota prot. n. 921del 24/01/2013). Soldi che erano stati finanziati dalla Regione ma di cui i dipendenti non avevano percepito. C’è da dire che i dipendenti dell’Ente in questione non hanno ancora percepito anche le tredicesime del 2009 e del 2010, l’indennità di rischio e altre mensilità. Per non parlare del caso assolutamente anomalo ed a nostro avviso illegale cui l’Ente Enaip ha messo in cassa integrazione (agosto, settembre e ottobre 2012), non riconosciuta dalla Regione Siciliana, tutto il personale. Su questi aspetti, che abbiamo segnalato più volte in Assessorato, non ci sono stati riscontri per cui abbiamo agito per vie legali così come per il recupero di tutte le altre somme dovute. Inoltre, non si riesce a comprendere in che modo la Regione Siciliana effettua i controlli. Se gli Enti sono obbligati a fare i rendiconti come mai si scopre solo a seguito di richieste e denunce da parte di terzi che la gestione dei corsi e dei soldi non è trasparente?

 

–       A seguito dell’ispezione, dopo un anno dalla richiesta presentata in Assessorato – il Segretario della Fesica Confsal Valentina Spata, in accordo con il Segretario Provinciale Giorgio Iabichella, ha presentato in data 23 aprile 2013 esposto dettagliato sulle presunte irregolarità da parte dell’Enaip di Ragusa – sia sul mancato pagamento delle retribuzione sia sui corsi fantasma (dopo varie segnalazioni) – alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Ragusa – Sezione P.G. Guardia di Finanza.

–       Da qui, hanno inizio le indagini concluse con la Conferenza Stampa del 30 dicembre da parte delle Fiamme Gialle di Ragusa.

Pertanto apprendiamo che, come descritto anche nel DDG n. 5028 del 1 ottobre 2014 a firma del Dirigente Gianni Silvia che formalizza la revoca dell’accreditamento all’Enaip di Ragusa, la Finanza di Ragusa ha sventato una truffa di 500 mila euro ai danni della Regione Siciliana per corsi finanziati all’Enaip e mai realizzati oltre all’ispezione da parte dell’ispettorato del Lavoro in cui si è riscontrato un ulteriore ammanco di 377 mila euro per mancato pagamento ai lavoratori.

Ci congratuliamo con le Fiamme Gialle e con la Procura di Ragusa per l’ottimo lavoro svolto ma ci rimangono ancora molti dubbi. Premesso che le indagini riguardano gli anni fino al 2011 e che quindi mancano il 2012, il 2013 ed il 2014 in cui i dipendenti non hanno percepito né gli stipendi, né le tredicesime e tutte le spettanze dovute, ci piacerebbe sapere dove sono finite le somme relative all’indennità degli allievi. Ci sono allievi che devono percepire somme dal 2005.  Si tratta di somme ingenti di cui non è stata accertata l’effettiva destinazione nonostante la Regione abbia erogato i finanziamenti. 

Da sottolineare che la Regione Siciliana e gli Enti hanno il dovere di erogare le retribuzioni mensilmente al personale della Formazione Professionale ( art. 39 l.r. n. 23/2002), il quale,  introduce principi di tutela prevedendo che, i pagamenti relativi alle spese del personale dipendente siano disposti mensilmente e che vengano accreditate dall’amministrazione regionale sui conti correnti degli enti gestori le risorse relative alla voce di costo del personale “nella misura necessaria alla copertura integrale della stessa”, ed i sindacati hanno il dovere di difendere i diritti dei lavoratori garantendo loro tutele e posto di lavoro. Così come per gli allievi. Invece, negli ultimi anni abbiamo assistito ad accordi, trilaterali, in cui i diritti dei lavoratori sono stati calpestati e mortificati in violazione di leggi e ccnl: licenziamenti illegittimi (non applicabile al settore ) da parte di Enti, con l’approvazione dei Sindacati; la cassa integrazione in deroga, ammortizzatore sociale non previsto dalle leggi che disciplinano il settore né tantomeno dal ccnl; ed infine, la cosiddetta “mobilità orizzontale”, ammortizzatore sociale non previsto per il settore in questione ed inventato di sana pianta dalle parti costituenti il tavolo trilaterale istituzionale (verbale di accordo del 5/Agosto/2014) attraverso la esautorazione della Commissione Regionale per l’Impiego (CRI). Accordo tra l’altro smentito dal Tar dopo il ricorso accolto e presentato dalla nostra associazione.

Alla luce di queste violazioni di leggi e della mancanza totale di controllo da parte della Regione riteniamo che le responsabilità, per la situazione disastrosa del settore in questione e per gli enormi disagi causati ai lavoratori, sono ascrivibili sia alla gestione fallimentare e truffaldina degli Enti che a quella della Regione che oltre a non vigilare non ha provveduto per tempo a prendere provvedimenti e quindi a revocare l’accreditamento. Non si comprende neanche il motivo per cui i dirigenti dell’Enaip hanno continuato ad operare in tutti questi anni nonostante tutti sapevano che c’erano delle irregolarità. Per tanto tempo le nostre proteste e le denunce anche pubbliche del Segretario della Fesica Confsal Valentina Spata sono rimaste inascoltate. Abbiamo dovuto attendere l’esito delle indagini delle Fiamme Gialle per fermare l’operato dei dirigenti dell’Ente. Ci teniamo a sottolineare che a seguito di numerosi dossier inviati in questi anni anche i dirigenti dell’Enaip e delle Acli nazionale conoscevano tutta la vicenda che coinvolgeva sia dell’Enaip di Ragusa che quelli presenti nel resto dell’isola. Eppure nessuno è intervenuto. Nessuno si è preoccupato di controllare, di commissariare gli Enti e le associazioni coinvolte.

Per questi motivi da anni con il Sindacato Fesica Confsal e con l’associazione dei lavoratori, insieme ai nostri legali, abbiamo portato avanti una coraggiosa battaglia di legalità a tutela dei lavoratori ma anche per il rispetto delle normative vigenti. Completamente da soli ma uniti dalla voglia di riscatto e dal principio di legalità che ci ha spinti ad andare avanti senza mai arrenderci, nonostante i numerosi ostacoli incontrati durante il percorso e la terra bruciata che è stata creata intorno a noi. La nostra non è stata solo una battaglia di legalità e di tutela dei diritti dei lavoratori ma anche una battaglia culturale vera e propria. Siamo riusciti, e possiamo dirlo con orgoglio, a smuovere le “coscienze” di tanti lavoratori che per la paura di perdere il posto di lavoro erano rimasti inermi di fronte a tanti soprusi e alla miseria in cui erano costretti a vivere da anni.

Di fatti, non a caso, oltre all’esposto presentato dal Sindacato nella persona di Valentina Spata, alcuni dipendenti di recente hanno presentato ulteriore esposto alla Procura di Ragusa per mano dell’Avvocato Gugliuzza. In sintesi l’esposto presentato da una decina di dipendenti denuncia il comportamento e i soprusi da parte dei dirigenti dell’Enaip perpetrati ai danni dei lavoratori; gli atti poco trasparenti posti in essere da parte dei dirigenti; la mancanza delle somme dovute al personale; la mancanza del rispetto dei doveri per legge da parte dei dirigenti dell’Ente nei confronti del personale.

Numerosi sono i decreti ingiuntivi nei confronti dell’Ente da parte di dipendenti e degli allievi e le procedure esecutive già concluse con l’atto di pignoramento delle somme presso l’Ente. E poi ad appesantire il quadro delle irregolarità anche la vicenda dei licenziamenti di 5 lavoratori dell’Enaip – passata inosservata – che hanno fatto opposizione al provvedimento. I lavoratori licenziati facevano parte tutti dello stesso sindacato, quello di cui Valentina Spata era Segretario. A tal proposito il Giudice del Lavoro del Tribunale di Ragusa con ordinanza ha considerato i licenziamenti illegittimi predisponendo il loro reintegro al posto di lavoro e un indennizzo risarcitorio. Ai lavoratori licenziati ingiustamente è stato anche negato un colloquio da parte del Presidente Nazionale della Acli venuto a Ragusa in occasione di un convengo sulla povertà organizzato dall’Associazione Cristiana dei Lavoratori e dai dirigenti dell’Enaip, Ente di emanazione Acli. Da un Presidente che rappresenta le Acli a livello nazionale ci saremmo aspettati maggiore responsabilità e solidarietà nei confronti di persone che prima di essere lavoratori sono “esseri umani” e rappresentano oggi, a causa di questa situazione incresciosa, i “nuovi poveri della Formazione Professionale. E se l’Enaip, così come tanti altri Enti di Formazione, si trovano oggi in questo stato la responsabilità non è di chi ha denunciato le irregolarità ed il malaffare ma di chi ha curato i propri interessi danneggiando tutti i lavoratori. Si pensi che ad oggi ci sono dipendenti che devono percepire somme che vanno dai 20 ai 60 mila euro. Ci sono intere famiglie (marito e moglie) che lavorano presso l’Ente e che da anni non percepiscono le somme spettanti. Ci sono persone che si sono indebitate. Ci sono situazioni drammatiche che la politica, i Sindacati e i dirigenti di Enti non hanno saputo cogliere ma che hanno contributo a peggiorare. A dimostrazione di ciò riteniamo dichiarare che l’ultimo atto posto in essere dai dirigenti dell’Enaip di Ragusa che con la complicità dei sindacati e della Regione, dopo la revoca dell’accreditamento, ha licenziato tutto il personale è illegittimo e in netta violazione della normativa vigente. Addirittura apprendiamo che il Presidente Pro tempore dell’Enaip che ha firmato i licenziamenti illegittimi, il Sig. Giuseppe Fiorellini, ricopre ruoli a nostro avviso assolutamente incompatibili: rappresentante sindacale provinciale dei lavoratori (CGIL) nonché dipendente e Presidente dell’Ente. Ci chiediamo: il licenziamento del Presidente Fiorellini chi lo ha firmato? Lui stesso? Lui da Presidente si è auto-licenziato? Ci meravigliamo come un sindacato quale la CGIL possa avallare certi interessi e certe anomale situazioni.

In questo caso, quello relativo alla revoca, l’Ente in accordo con le parti sociali e l’Assessorato di competenza avrebbe dovuto mettere in mobilità, come previsto dalla legge, il personale per poi poterlo ricollocare in altri Enti di Formazione virtuosi. Invece, la Regione Siciliana, attraverso i funzionari addetti e al dirigente generale, ha emesso disposizioni e note che aggiravano di fatto le leggi. In pratica, invece di rispettare le normative si è fatto di tutto per aggirarle in modo tale da riuscire a contenere l’effettivo esubero del personale del settore o addirittura, come accaduto per i lavoratori degli sportelli multifunzionali, per togliere ogni tutela e per far in modo che il numero dei lavoratori del settore diminuisse. Tutto ciò a discapito dei lavoratori della Formazione che hanno dovuto tollerare le inadempienze contrattuali reiterate negli anni e le continue violazioni delle leggi sul lavoro subendo enormi danni economici e personali. Rispetto alla mobilità la nostra associazione, a cura dei nostri legali, ha già presentato le richiesta di istituire le liste di mobilità presso gli uffici provinciali del lavoro, indirizzando le diffide ad adempiere all’Enaip di Ragusa e ad altri Enti di Formazione nonchè alla Regione (assessorati competenti). Se non rispetteranno le normative noi faremo battaglia attraverso ulteriori denunce e procedimenti legali che coinvolgeranno anche gli Assessorati regionali competenti.

Rispetto agli altri problemi ebbene sapere che la nostra associazione farà rispettare le leggi anche in merito al pagamento delle retribuzioni spettanti ai dipendenti. Ovvero i nostri legali stanno presentando decreti ingiuntivi agli Enti per le retribuzioni che risultano essere pagate dalla Regione, con annessa denuncia penale. Stessa cosa faremo a sostegno di tutti gli allievi che non hanno percepito le indennità e che ad oggi non hanno potuto svolgere l’esame finale per conseguire il titolo e l’attestato. Relativamente all’Enaip di Ragusa ci sono corsisti che aspettano di fare esami per corsi del 2009, 2010, 2011 fino al 2014. E’ inconcepibile che chi ha partecipato ai corsi non può trovare sbocco occupazionale o partecipare ad altri corsi di livello superiore a causa di inadempienze da parte di Enti e Regione che ad oggi non istituiscono le procedure necessarie per organizzare gli esami e rilasciare gli attestati dovuti.

Il percorso che abbiamo iniziato diversi anni fa a Ragusa, così come nel resto della Sicilia, continuerà affinchè non si arrivi al rispetto delle normative, al conseguimento delle somme spettanti ai lavoratori e alla Riforma del settore che attendiamo da tempo. Rimaniamo sempre a disposizione di tutti i lavoratori e gli allievi che vogliono percorrere questo cammino insieme a noi. A loro continueremo a dare la nostra gratuita assistenza ed il nostro supporto.

Ci teniamo a ribadire che in caso di Processo il Sindacato Fesica Confsal, l’Associazione regionale Alfop, nella persona di Mario Mirabile e alcuni lavoratori si costituiranno parte civile.

 

 

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