ANCHE MARINA DI RAGUSA HA IL SUO ARCO DI TRIONFO

 

“Per vedere l’arco di trionfo? I ragusani non hanno bisogno di andare a Parigi. Bastano venti minuti di macchina e lo trovano a Marina. Tra l’altro, in salsa ecologica”. Utilizza l’arma dell’ironia il consigliere comunale Angelo Laporta per denunciare la disastrosa situazione che, nella frazione rivierasca, riguarda da vicino il verde pubblico, con la presenza di alberi le cui radici infestanti producono danni senza fine alle abitazioni limitrofe, circostanza che comporta la presentazione, con una certa frequenza, di istanze di risarcimento a palazzo dell’Aquila. “In alcuni casi – afferma Laporta – le fronde di alberi contrapposti, situati sui lati opposti della stessa arteria stradale, si uniscono quasi a formare una sorta di arco verde. Ciò proprio a significare la gravità della situazione. E dire che l’assessore al ramo, Salvatore Corallo, aveva chiarito che se ne sarebbe interessato, promettendo un intervento rapido, per la rimozione degli alberi incriminati. E invece l’estate è passata, ora siamo in pieno inverno, e nulla è accaduto. L’incuria la fa da padrone. Il degrado pure. Ma quello che crea più fastidio è l’invasione nelle abitazioni dei vari residenti. Le radici, infatti, così come avevamo denunciato in passato, sono parecchio infestanti e rendono complicata la convivenza. In alcuni casi, si sono insinuate talmente a fondo da causare delle crepe nei muri. Diciamo ciò proprio per evidenziare il tenore della problematica. E, inoltre, la potatura non viene effettuata non si sa neppure ormai da quanto tempo. Come sempre, ho realizzato un report fotografico proprio per dipingere il quadro della situazione. Torniamo, dunque, a chiedere l’intervento del Comune nelle vie in cui insistono questi alberi da rimuovere il prima possibile: via Brin, via Vasco De Gama, via Del Mare, via Duilio, via Portovenere, via Caboto e piazzale Padre Pio. Speriamo che, almeno stavolta, le richieste possano andare in porto e che non si debba aspettare chissà quanto altro tempo prima di risolvere una situazione ormai insostenibile”.

 

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