MORTE DELLA PICCOLA NICOLE: LA SENATRICE PADUA PRESENTA UN’INTERPELLANZA URGENTE AL MINISTRO DELLA SALUTE

Il caso della neonata morta durante il trasporto in un’ambulanza, proveniente da una clinica privata di Catania e diretta all’ospedale di Ragusa, ha spinto la Senatrice del Pd, Venera Padua, a presentare una interpellanza urgente al Ministro della Salute Beatrice Lorenzin.

“Da quanto è stato ricostruito e dalle dichiarazioni rese dai legali della clinica” – afferma la Senatrice Padua – “si apprende che, nonostante fossero state contattate le Utin degli ospedali di Catania ai fini di un trasferimento d’urgenza, non vi siano stati posti disponibili, motivo per cui l’unica alternativa possibile sarebbe stata quella del trasporto della neonata, con un’ambulanza privata, nell’unità presente nel nosocomio di Ragusa, dove sarebbe dovuto avvenire il ricovero”.

“L’unità di Terapia intensiva neonatale (Utin)” – spiega la Padua – “è un reparto ospedaliero specializzato che permette la cura e il monitoraggio, attraverso specifiche attrezzature, delle patologie neonatali ed ha come obiettivo la cura di tutti i neonati “a rischio”, cioè di quei neonati la cui vita o la cui salute presente e futura sono messe in pericolo da situazioni o patologie che si manifestano durante la vita fetale, al momento della nascita o nei 30 giorni successivi”.

La Senatrice Padua sottolinea, inoltre, che “il decreto 14 gennaio 2015 dell’Assessorato della Salute, recante riqualificazione e rifunzionalizzazione della rete ospedaliera-territoriale della Regione Siciliana, pubblicato nel supplemento ordinario alla Gazzetta ufficiale della Regione Siciliana del 23 gennaio 2015, è l’ultimo atto dell’Amministrazione siciliana, in termini di tempo, intervenuto sulla distribuzione territoriale e sulla presenza di servizi e di specifiche unità all’interno delle strutture ospedaliere regionali, comprese le Utin e i relativi posti a disposizione; l’organizzazione e la distribuzione territoriale dei punti nascita e della rete ospedaliera rientrano nella sfera di competenza regionale, tuttavia è compito dello Stato garantire che sull’intero territorio nazionale non siano posti in essere ostacoli fattivi nell’accesso universale alle cure, come chiaramente avvenuto nel caso suindicato; nonostante recenti dati confermino come l’Italia abbia uno dei sistemi sanitari meglio organizzati in Europa, in termini di qualità e gratuità, tuttavia non è né ammissibile né assolutamente accettabile l’esistenza di simili disservizi nella gestione delle emergenze o delle criticità”.

Ecco perché la Senatrice Padua suggerisce al Ministro di compiere un’opportuna valutazione relativa all’assicurazione di prestazioni adeguate in riferimento ai livelli essenziali di assistenza nella provincia di Catania, nonché nell’intero territorio regionale siciliano e di promuovere, con atti di propria competenza, specifiche iniziative volte a garantire un opportuno livello delle prestazioni sanitarie per i casi di patologia neonatale.

E, ancora, se, per quanto di sua competenza e di concerto con la Regione Siciliana, intenda accertare l’esistenza di eventuali negligenze o errori di valutazione da parte degli ospedali catanesi e della clinica privata in cui è avvenuto il parto.

“E’ necessario” – conclude la Senatrice Padua – “intervenire al fine di evitare il ripetersi di simili incresciosi episodi”.

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