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ANCORA ATTACCHI INGIUSTIFICATI AI DIRITTI DEI LAVORATORI
24 Feb 2015 10:31
Ancora una volta, senza alcuna giustificazione e mentre è in atto una complicata vertenza giudiziaria e sindacale, l’ente di formazione Cipaat di Ragusa emana un ulteriore provvedimento, che definire illegittimo è un eufemismo.
Una lavoratrice, che assieme ad altre due ha già ricevuto una riduzione dell’orario di lavoro senza alcuna giustificazione, nel 2013, e che sono stati già oggetto di vertenza sindacale, sfociata, per irresponsabilità dell’ente in vertenza giudiziale ancora pendente, in questi giorni si è vista recapitare un provvedimento che le riduce l’orario di lavoro da 9 a 1 ora settimanale.
Riteniamo pertanto che il provvedimento in questione è un gratuito atto di arroganza violenta nei confronti della lavoratrice, che non ha alcuna giustificazione ne normativa ne gestionale.
Il Cipaat infatti, non solo ha un organico le cui unità operative si contano nel palmo di una mano, e che addirittura si è ulteriormente ridotto a seguito della scelta di alcuni lavoratori di chiedere un’aspettativa non retribuita, questo anche a seguito del violento attacco ai diritti perpetrato in passato ai lavoratori e sui quali la magistratura ancora deve pronunciarsi, ma di più l’ente in questione non ha avuto decurtata nemmeno un’ora dal piano formativo 2014 – 2015 che la Regione ha emanato.
Il finanziamento e i conseguenti carichi di lavoro sono identici a quelli del periodo nel quale tutti i lavoratori si trovavano in produzione con orario full-time.
Se non si fosse consumato un dramma a seguito di un’ennesima violazione dei diritti fondamentali della lavoratrice, che si è vista di fatto licenziare, senza ricevere alcun provvedimento di licenziamento che tra l’altro le consentirebbe di accedere a misure di sostegno al reddito e altre garanzie che intervengono per chi ha lo status di licenziato, sembrerebbe uno scherzo.
Nessuna giustificazione quindi all’ulteriore riduzione di diritti dei lavoratori, solo un attacco violento alle lavoratrici e ai lavoratori, ai quali in nostro sindacato risponderà nelle forme democraticamente previste, anche chiamando ad intervenire tutte le istituzioni che in materia hanno il dovere di vigilare e sanzionare.
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