APPALTI A KM 0 PER OPERE ED INFRASTRUTTURE

Il Comune di Ragusa riceverà circa 22 milioni di Euro quali royalties derivanti dall’estrazione petrolifera. La proposta di ANCE Ragusa è quella di utilizzarli per la realizzazione di opere ed infrastrutture attraverso gli appalti a Km 0.

“Se è vero, come è vero, che nelle casse del Comune di Ragusa arriveranno 22 milioni di Euro dalle royalties petrolifere e che, ai sensi della L.R. 10/1999 , comma 4, art.10, tali risorse devono essere destinate “allo sviluppo dell’occupazione e delle attività economiche, all’incremento industriale e ad interventi di miglioramento ambientale delle aree dove si svolgono le ricerche e le coltivazioni”, allora proponiamo che le opere e gli interventi finanziati con dette risorse siano affidati ad imprese locali attraverso una sorta di sistema degli appalti a Km 0 che garantisce un reale sostegno alla nostra precaria economia e contribuisce ad accresce l’occupazione ed il lavoro delle nostre imprese e delle nostre maestranze.

Abbiamo verificato che ciò rientra tra le procedure previste dalla legge, art.122, comma 7, del del Codice dei Contratti (D.L.vo 163/2006), attraverso il ricorso alla procedura negoziata per  l’affidamento di lavori  di  importo  complessivo  inferiore  a  1.000.000  di  euro, sempre nel rispetto dei  principi  di  non discriminazione, parità di  trattamento, proporzionalità e  trasparenza, rivolgendo l’invito a presentare offerta, per  lavori di  importo pari o superiore a 500.000 euro, ad almeno dieci soggetti e, per  lavori di  importo inferiore a 500.000 euro, ad almeno cinque soggetti, tutti locali!

Il nostro Centro studi, conformemente con quanto affermato dall’Autorità per i Contratti Pubblici, ha stimato l’impatto degli appalti sul mercato del lavoro ed è stato calcolato che, a fronte di una spesa di un milione di euro investita in lavori pubblici, si creano complessivamente da 12 a 16 occupati, di cui circa 8 rappresentano l’effetto diretto degli appalti e gli altri invece l’indotto prodotto, vale a dire l’effetto indiretto su fornitori e prestatori di servizi.

Investendo i 22 milioni in 22 opere da un milione si creerebbero così circa 352 posti di lavoro, fra diretti ed indiretti, con riflessi su altrettante famiglie (1.232 persone, per una media di 3,5 componenti per nucleo familiare!) tutte ragusane!

Occorre uno scatto di orgoglio ed un balzo in avanti per superare i baratri”

 

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