Verso una soluzione per la Pagoda della Pace. Attorno al monumento sormontato dalla grande statua di Buddha e al piccolo tempio buddista che sorge accanto alla pagoda, sarà realizzato il “Parco della Pace”.
Il progetto ambizioso e visionario è stato promosso da un gruppo di componenti del “Comitato Pagoda della Pace” e da Salvatore Schembari. Il comune potrà acquisire la stradella che porta alla pagoda. La strada, realizzata con fondi del comitato e dei proprietari del terreno, con un contributo del comune, sarà riqualificata così come il tratto precedente di via Canicarao (stradella di proprietà comunale). Chi vorrà raggiungere la pagoda potrà farlo in modo agevole.
Si chiude così la vicenda controversa di questi anni con la pagoda resa inaccessibile dalla chiusura della strada da parte dei proprietari. La vicenda ha avuto anche risvolti giudiziari e il comitato per la pagoda dovrà, entro il 2026, acquistare la particella di terreno su cui sorge la pagoda che è tuttora di proprietà di privati.
Con lo stanziamento della Regione – con un emendamento presentato da Giorgio Assenza – si potrà anche avviare un percorso per realizzare il “Parco della Pace”. Esso coinvolgerà anche altri soggetti: oltre al comitato della pagoda e al reverendo Gyosho Morishita, che ha realizzato il monumento sacro, potranno farne parte la Forestale (una parte dei terreni vicini sono di pertinenza della Forestale), la diocesi, che detiene la struttura limitrofa dell’ex Castello dei marchesi Trigona di Canicarao,
Si completerà la strada di accesso. Il Parco della Pace coinvolgerà soggetti pubblici e privati
Un progetto che muove i primi passi e che è stato presentato nei giorni scorsi a Comiso nel corso di un incontro pubblico cui hanno partecipato, oltre al sindaco Maria Rita Schembari. Il reverendo Gyosho Morishita, la pacifista Maria Luisa Leonardi, Tina Vittoria D’Amato,m in rappresentanza del Club Unesco, Giorgio Caccamo, rappresentante delle Pro Loco per la provincia di Ragusa,. Maria Stella Micieli, presidente della pro Loco di Comiso. Sono intervenuti il Sovrintendente ai beni culturali, Antonino De Marco, Tullio Serges, in rappresentanza della Forestale, i paesaggisti Gianluigi Pirrera e Pietro Pedone, la biologa Lorenza Maria Ferrara, Renato Meli, presidente della Fondazione San Giovanni battista della diocesi di Ragusa e alcuni rappresentanti di associazioni, Peppe De caro e Gaetano Melfi, della Trasversale Sicula e Giancarlo Occhipinti de “Il Filo di Paglia”.
“Il progetto “Gli alberi custodi. Seminare la pace”
Il progetto ha già un nome “Gli alberi custodi. Seminare la pace” e potrà coinvolgere vari soggetti. Ma soprattutto si potrà dare un futuro e una prospettiva al progetto realizzato dal reverendo Morishita, destinato a durare anche nei prossimi decenni e a essere custodito come “luogo di pace”, con il coinvolgimento di altri soggetti pubblici e privati. “Con l’assegnazione di 230.000 euro da parte della Regione Siciliana – spiega Giorgio Assenza – destinati alla realizzazione del “Sentiero e Parco della Pace presso la Pagoda” si chiude definitivamente una lunga e controversa vicenda che ha visto, suo malgrado, protagonista Gyosho Morishita, il monaco buddista che quarant’anni fa realizzò a Comiso la Pagoda della Pace, l’unica in Italia, la quarta in Europa. Con i fondi assegnati sarà possibile realizzare il “Parco della Pace” e il sentiero che renderà autonomo l’accesso a questo luogo unico, magico, simbolo di dialogo e di incontro tra culture e religioni diverse”.