A FEBBRAIO SCICLI SI SVEGLIAVA RICCA, A MAGGIO POVERA A GIUGNO SI SVEGLIA PRESA PER I FONDELLI

I 13 milioni a Scicli per le Trivelle in mare? Beh, possiamo scordarcelo. Come anticipato dal Fatto Quotidiano, in data 5 giugno 2016, ecco spiegato come le compagnie petrolifere non dovranno pagare nè Imu ne Tasi per le piattaforme. Il cambio di rotta, così come si legge sul Fatto Quotidiano, «è contenuto nella risoluzione 3/DF/2016 del 1 giugno con cui il dipartimento delle Finanze mette un punto sulla diatriba che va avanti ormai da tempo. Pineto (Teramo) ne è il comune simbolo, con un contenzioso lungo 17 anni con l’Eni. Ma sono diversi i territori coinvolti in battaglie nei tribunali per costringere le società a sborsare i soldi dell’Ici prima e poi dell’Imu. Le sorti dei contenziosi aperti saranno inevitabilmente segnate proprio da questa decisione. Che anticipa una soluzione normativa già annunciata dal governo. “Si tratta di un condono neppure troppo mascherato”, ha commentato a ilfattoquotidiano.it Enrico Gagliano del coordinamento nazionale No Triv. Secondo cui “questa risoluzione rischia di azzerare tutto, avendo effetti sulle sentenze non ancora passate in giudicato e, soprattutto, sul futuro”. Insomma, addio a un gettito per le casse dei Comuni che va dai 100 ai 200 milioni di euro l’anno».

Insomma, stando a queste informazioni, qualche esponente politico di spicco della Provincia di Ragusa, dovrebbe rivedere quanto scritto e asserito annunciando per Scicli un introito che, molto probabilmente, non arriverà mai. Anche i politici meno navigati sanno che non occorre mai dire gatto se non ce l’hai nel sacco, ma evidentemente qualcuno crede ancora che gli elettori siano sprovveduti e non riescono a fare le dovute valutazioni una volta all’interno della cabina elettorale. Il governo, appoggiato in pieno dal nostro deputato nazionale, ha preso una posizione chiara in merito, bocciando l’emendamento attraverso il quale si chiedeva chiarezza sul  pagamento dell’Imu per le compagnie petrolifere, una posizione che dimostra, qualora ce ne fosse bisogno, che questo esecutivo è figlio delle lobby e dei poteri forti. Tornando alla nostra piccola realtà locale, mi chiedo come possano alcuni esponenti politici girare a testa alta per Scicli, stiamo parlando degli stessi politici che fanno capo al ministro dell’interno che, tra un verso di libro e un altro, ha dichiarato con orgoglio di prendersi tutta la responsabilità dello scioglimento per mafia del comune, rimandando a data indefinita le risposte salienti sui problemi dell’intero comprensorio.

A queste persone dico che oggi la politica è altra cosa di come la intendono loro, è finita l’era dei proclami, ma agli annunci devono seguire i fatti, altrimenti si continua a produrre aria fritta, cosa alla quale magari qualcuno è abituato, ma i tempi cambiano.