La democrazia si espleta in un gioco,che può sembrare teatrale tra maggioranze e minoranze,in cui la maggiornaza è quella che ha più forza. Ci si chiede,però, se la maggioranza sia portatrice di “verità” o semplicemente forza decisionale come in un ring. E tuttavia,è vero,quello che Churchill affermò, che cioè sino ad ora non è stato trovato un sistema migliore per assicurare la pacifica convivenza civile. Questo avviene nelle Amministrazioni Comunali, nelle realtà regionali,vedi Assemblea Regionale Siciliana, nella realtà parlamentare nazionale. In realtà,però, quelle decisioni a maggioranza ci inducono a delle riflessioni come quella dell’importanza della minoranza, che spesse volte è più propositiva della maggioranza, se questa comincia a diventare veritiera in nome del Bene Comune di una città,di una Regione, di una Nazione,in quanto sono le persone,la gente che realmente determinano quel gioco tra le maggioranze e le minoranze. .
Ecco che le minoranze propositive in nome di chi sta fuori, del “popolo”, diventano maggioranza nella realtà effettuale in quanto convincenti.
Le azioni popolari hanno proprio questa peculiarità.
I profili in facebook, a volte, danno la possibilità di confrontarsi con diversi “amici” e danno la possibilità di partecipare anche alla Cosa pubblica. I giovani, ma quelli meno giovani lo fanno. In realtà , il confronto è fittizio,poichè i partecipanti si confrontano su ciò che l’informazione postata vuole comunicare. L’impressione è che uno vale uno ,ma in realtà il tutto è pilotato. L’informazione è inserita,a volte, con propositi ben precisi, mirati a convincere. Un’informazione errata induce a certe considerazioni, ad esempio, per cui la comunicazione via internet porta ,non conoscendo l’interlocutore, a delle “verità” fittizie .
Quella democrazia,creata in base a quanti amici ci condividono, non è reale, è rete ma non sono persone in realtà,quindi è fittizia. La partecipazione è illusoria, ma la vera partecipazione in realtà è quando vedi,parli,guardi il tuo interlocutore.
Se pensiamo alle fotografie devastanti che i media, che in qualche profilo vengono postate sul Teatro della Concordia devastato, inducono implicitamente a convincere la gente a dire ma perchè lo dobbiamo ristrutturare, perchè recuperarlo e tutto il resto. Se,invece, di dare queste immagini si mostrassero quelle del progetto,come verrà fra due anni dalla gara d’appalto, forse faremmo meno chiacchiere e più fatti.
Manuel Giliberti, architetto ,direttore artistico dell ‘ Istituto di Dramma Antico,regista, nella prefazione alla mia ricerca sul Teatro Della Concordia, che sarà presentata giorno 30 gennaio alle 17, nella sala conferenze della Provincia Regionale di Ragusa, riferendosi al ripristino del Teatro Comunale della Concordia,dice che ,a Siracusa, il teatro fu recuperato dopo quarant’anni e che un Teatro è l’anima di una città.
Una problematica come il Teatro Comunale in effetti riguarda oltre che i cittadini di Ragusa,il territorio ibleo, regionale, e i territori in genere.
Tutto questo è per dire che le maggioranze bulgare,automaticamente, possono diventare minoranze davanti all’opinione pubblica. Scrisse Ibsen che la maggioranza ha “Sì la forza, ma disgraziatamente spesso non ha la ragione”